Tracce del XX secolo

Vanitas Gallery

 

A Milano ha aperto una nuova galleria, la Vanitas, con Tracce del XX secolo, una selezione di scatti d’autore (da Jeanloup Sieff a Patrick Demarchelier) che intendono abbozzare il profilo storico dell’ultimo quarantennio in chiave pop, tra momenti più leggeri, legati al mondo del cinema e del fashion, e altri collegati ad eventi bellici o a mondi lontani dall'Occidente, volti di personaggi famosi e testimonianze storiche. Immagini che hanno raccontato la storia, sulle copertine di Life, Vanity Fair, National Geographic.


Patrick Dermarchelier - Kristin Scott Thomas
Stampa ai sali d’argento, cm 24x30

Storie intense, emozionanti. Lo testimoniano gli scatti intitolati Passione di Christopher Thomas, che nel 2010 resta affascinato dalla rappresentazione della Passione di Cristo di un piccolo paese della Baviera, Oberammergau (la celebrazione di questa rappresentazione si tiene ogni dieci anni in prossimità della Settimana Santa dal 1633, anno in cui scoppiò un’epidemia violenta di peste e il paese per fermare la pestilenza fece voto di celebrare la sofferenza, morte e risurrezione di Gesù) che immortala con la macchina fotografica sorretta da un cavalletto, trasmettendo lo spirito dell’evento e cogliendo sguardi, volti, ombre, corpi colmi di spiritualità.


Stephen Vaughan - Roy Batty. Blade Runner, 1981
Stampa in Fine-Art, cm 55x43

Toccanti ed espressive sono le immagini di reportage sulla guerra in Vietnam di Jean-Claude Sauer. Si ammirano inoltre scorci naturalistici e documentaristici, come il salvataggio in cordata in un crepaccio ghiacciato, fra le vette del versante francese del monte Bianco di Christian Brincourt, oltre alle esperienze di vita estrema di chi sfida la natura calandosi da crepacci profondi e scatti delle giganti api Himalaiane alla ricerca del loro nettare prezioso, immortalate da Eric Valli.


Jean Marie Périer - Bob Dylan, England, 1966
Stampa su carta baritata, cm 60x50 - ©Jean-Marie Périer/Courtesy Vanitas Vanitatum

Di impatto sono i numerosi volti, ritratti da Stephen Vaughan di famosi registi e attori hollywoodiani come il celebre Joker in Jail. The Dark Knight del 2007; o di creativi del mondo della moda e della musica immortalati da Jean-Marie Périer di cui in mostra spiccano le foto di Bob Dylan, del 1966, e di John Galliano, del 1994. Ricca di fascino è la fotografia di Che Guevara di Venacio Diaz Marquez, fotografo ufficiale di Castro, corredata dal libro Guerra de guerrillas: un metodo del 1964, che divenne presto un punto di riferimento per la guerriglia latino americana dopo la rivoluzione cubana.


Jean-Claude Sauer - Vietnam. Kim Novak Trying to Cheer Up American Troops, 1962
Stampa Lambda, cm 30x20

 

Chi sono

Christian Brincourt

Nasce il 27 luglio del 1935. Giornalista, grande reporter e scrittore, nella sua carriera segue i più importanti conflitti epocali: dalla guerra in Algeria a quella del Biafra, dal Vietnam a quella del Golfo. Incontra il Generale De Gaulle, intervista Indira Gandhi, Jean Cocteau, diviene amico di Brigitte Bardot, documenterà Maria Teresa di Calcutta e vivrà l’assassinio del Presidente Kennedy. Brincourt è anche escursionista d’alta quota, diventerà famoso per le sue due escursioni sull’Himalaya, una nel ’75, l’altra nel ’78. Molto legato a Chamonix, compie un’impresa unica: la scalata del ghiacciao Linceul, una parete verticale di 900 metri di altezza. Segue inoltre per la televisione e per Paris Match i più grandi avvenimenti riguardanti l’alpinismo, cosi come i drammi principali.


Christian Brincourt - The Vallée Blanche, French Alps, 1961
Stampa Lambda, cm 40x60

 

Jean-Marie Périer

Nasce a Nuelly nel 1940. Nel 1956 diviene assistente di Daniel Filipacchi, fotografo di Marie-Claire ed inizia a lavorare per Jazz Magazine, Paris Match e Tele7 Jour. Nel 1962-1967 è fotografo per la rivista Salut les Copains grazie a cui viene a contatto con tutti principali artisti degli anni ’60. Dal 1975 si dedicherà molto alla pubblicità e alla creazione di lungometraggi per il cinema spostandosi tra New York e Los Angeles. Nel 1990 torna in Francia riprendendo la sua prima passione, la fotografia. In questo periodo crea per Elle una serie di servizi intitolata ‘il mondo dei creativi’ in cui ritrova la libertà e la fantasia della posa tipica del suo periodo degli anni ’60. Immortala così i più illustri creativi della moda di quegli anni.


Jeanloup Sieff - Mode. Project de parution. Chapeau de Akio Hirata
Stampa ai sali d’argento, cm 25x25

 

Jean Claude Sauer

Nasce nel 1935. Fotografo-reporter, ha lavorato in Paris Match per quarant’anni. Durante la sua lunga carriera ha raccolto momenti storici importantissimi quali i conflitti in Algeria, Afghanistan, Biafra, Iraq e Vietnam, dove ha trascorso diversi mesi a cavallo tra il ’65 e il ’66. Molte delle sue foto sono rimaste celebri e sono apparse su ‘Life’. Fotografo di grande fama, fu amico di  personalità politiche tra cui i Reali di Spagna, Giscard d’Estaing, Chirac, Reagan e personaggi dello spettacolo tra cui Brigitte Bardot, Ingrid Bergman, Ungaro e Yves Saint Laurent. Muore a 77 anni nel Gennaio del 2013.


Christopher Thomas - Passion 55. Mary Magdalene, 2010
Stampa a pigmenti, montata su alluminio, cm 52x70

 

Christopher Thomas

Nasce a Monaco nel 1961. Si laurea presso il Bavarian State Teaching Institute for Photography. È fotografo ufficiale di Stern, Geo, Merian, National Geographic, riconosciuto ormai a livello internazionale anche come fotografo di pubblicità di case prestigiose come Mercedes, Bmw, Opel. Tra le sue molte realizzazioni vale la pena ricordare Passion, New York Sleeps e Venice in Solitude, documentate anche dalla pubblicazione di tre libri dedicati ai singoli lavori.


Jean-Claude Sauer - Vietnam. A GI Holding a Baby Killed by a Bomb Blast
Stampa Lambda, cm 40x30

 

Éric Valli

Nasce a Digione 1952. Éric Valli è un fotografo e regista francese. Ha iniziato a viaggiare intorno al mondo a 19 anni. Vive per lunghi periodi in Nepal, approfondendo la conoscenza della lingua e cultura tibetane e delle altre popolazioni himalayane. I suoi lavori spaziano con successi e riconoscimenti a livello internazionale dalla fotografia, all’ambito della pubblicità (ha lavorato per Hermès, Vuitton e altre famose maison), fino a quello cinematografico, di cui ricordiamo il premiato Himalaya, con cui ha vinto un Oscar per il miglior film straniero.


Stephen Vaughan - Joker in Jail. The Dark Knight, 2007
Stampa ai sali d’argento su carta baritata, cm 55x43 - Stephen Vaughan/All rights reserved

 

Stephen Vaughan

Lavora per i più grandi produttori di Hollywood dal 1978. Inizia la sua passione presso uno studio fotografico, dove lavora in camera oscura in qualità di sviluppatore. Dopo un anno di laboratorio entra nel mondo della fotografia. Ritrae Marcel Marceau per una rivista di teatro e da quel momento, preso totalmente dalla sua passione, non lascerà mai più la macchina fotografica. Partecipa a molte lavorazioni di film ed è abile a catturare al volo l’angolazione e il momento giusto per avere la migliore inquadratura. Ha lavorato sui set dei più importanti film e con grandi registi hollywoodiani. Ha ritratto i più famosi attori hollywoodiani, tra cui Russel Crowe, Johnny Depp, Angelina Jolie. Risulta nei crediti di una sessantina di film.


Christopher Thomas - Palazzo Ducale III, 2010 - Stampa a pigmenti Archival, cm 56x76

 

Baron Wolman

Nasce il 25 giugno 1937 a Columbus, Ohio. Studia filosofia alla Northwestern University di Chicago e tedesco alla Defense Language School di Monterey in California. La sua carriera professionale inizia a Berlino Est, nel 1960, quando pubblica la prima raccolta di fotografie, una storia riguardante la vita della città dietro il muro appena edificato. Dalla Germania si sposta in California e continua la sua carriera di foto-giornalista. Nel 1967 a San Francisco Wolman incontra casualmente Jann Wenner, il fondatore della rivista Rolling Stone. Diventa il capo fotografo delle loro pubblicazioni. Quarant’anni più tardi, quelle stesse fotografie, memorie degli anni ’60, vengono esposte e sono collezionate in tutto il mondo. Negli anni ’70, lascia la rivista di Wenner per fondarne una sua, Rags. Sfortunatamente, la testata non sopravvive alla recessione e cessa la pubblicazione dopo 13 numeri. Si dedica inoltre, con grande passione, alle fotografie “visioni dal cielo”, con le quali pubblica una raccolta, Natural High, apparsa in California from the Air: The Golden Coast e The Holy Land: Israel from The Air (libri di grande successo). Nel 1974 fonda la Squarebook Publishing in California, che pubblica tuttora diversi libri illustrati di notevole rilievo. Nell’agosto 2001 Baron si trasferisce a Santa Fe, in Nuovo Messico. Grazie alla pubblicazione del suo libro Baron Wolman - The Rolling Stone Years, le sue foto sono richieste ancora oggi per esposizioni in tutto il mondo. Il suo motto è ancora oggi: “Mixing business with pleasure since 1965”.

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