Fotografare in viaggio

A cura di: Antonio Politano

In movimento

Cercare di trasmettere il senso fluido del movimento può aggiungere una dimensione ulteriore al proprio sguardo. Si può provare a restituire il dinamismo di una situazione in vari modi. Attraverso la sospensione dell'azione, con un tempo di esposizione corto, come per ritrarre dal basso, con un grandangolare spinto, il roteare della giostra del luna park di Stoccolma. Attraverso il mosso congelato con il flash, come per fermare un momento di una danza rituale polinesiana. Attraverso l'effetto mosso, con tempi di esposizione lunghi, come per accompagnare la danza rituale dei dervisci danzanti nel monastero di Galata Mevlevi Tekkesi di Istanbul e gli spostamenti dei visitatori in contemplazione davanti alla ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer al centro degli sguardi di tutti al museo Mauritshuis dell'Aia.


© Antonio Politano
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Svezia, Stoccolma: parco di divertimento
© Antonio Politano
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Turchia, Istanbul: nel Galata Mevlevi Tekkesi,
monastero dei dervisci danzanti, una volta alla settimana,
si può assistere alla sema, la danza rituale in cui
i dervisci, iniziando a piroettare sul pavimento per
simboleggiare il giro dei pianeti attorno al Sole,
cercano l'abbandono della vita
terrena e la rinascita in unione mistica con Dio

Un discorso a parte meritano il panning e l'effetto zoom. Il panning (da panorama) è la tecnica che permette di rendere una sensazione di dinamismo seguendo con la macchina un soggetto in movimento che attraversa il proprio campo visivo, spostandola alla stessa velocità e scattando verso la fine del gesto. In questo modo il soggetto risulterà in qualche misura riconoscibile, se non proprio nitido, e lo sfondo mosso, sfocato. Scattare più volte, fare più tentativi a diversa velocità (tra 1/4 e 1/60) per cercare un risultato soddisfacente, in equilibrio tra dinamismo e forme.


© Antonio Politano
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Isole Australi, Tubuai: a cavallo
sulla riva della laguna
© Antonio Politano
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Polinesia, Tahiti: allenamento di piroga

Usando il panning si è seguito la corsa di un cavallo su una spiaggia delle Isole Australi, l'allenamento di un vogatore nelle acque di Tahiti, il climax dell'incontro-scontro tra toro e torero (alla sua corrida di addio) nell'arena di Siviglia, il tentativo di strappare la coccarda rossa dalla fronte del toro durante una corsa camarguese.


© Antonio Politano
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Francia, Camargue: la "corsa camarguese",
più gioco che combattimento, il cui scopo
è strappare gli "attributi" (una coccarda rossa
e due ghiande di lana bianca)
fissati sulla fronte del toro, non di ucciderlo
© Antonio Politano
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Spagna, Siviglia: corrida di addio del torero

Tempi lenti permettono, inoltre, di zoomare durante lo scatto, ottenendo una spettacolarizzazione delle linee che si aprono e fuggono, come nel caso del tunnel sotto il fiume che unisce a Shanghai il vecchio Bund al nuovo Pudong o della galleria vegetale di platani che fiancheggiano una strada della Provenza.


© Antonio Politano
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Cina, Shanghai: un tunnel di 650 metri,
illuminato da fasci cangianti di luce multicolore,
nel quale sfrecciano trenini dalle grandi vetrate,
passa sotto il fiume e collega il Bund e Pudong,
la vecchia e la nuova Shanghai
© Antonio Politano
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Francia, Provenza: strada con platani

All'opposto, per evitare il mosso, fotografare con un tempo almeno equivalente alla lunghezza focale, ad esempio se si usa un 300 mm, da 1/300 di secondo in su, con un 50 mm da 1/60 in su, e così via. Altrimenti ricorrere a sensibilità più elevate o alla stabilità di un cavalletto.
 


 

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