Piccola e leggera, la reflex entry level della gamma Nikon si candida come la fotocamera ideale per viaggi e escursioni. E la qualità? Assolutamente sorprendente

Di Valerio Pardi

Introduzione La reflex: D40
Obiettivo Zoom Nikkor 18-55mm f/3.5-5.6GII AF-S DX Obiettivo Zoom Nikkor 55-200mm f/4-5.6 AF-S VR DX
Gli accessori Si parte: obiettivo Umbria
Ora è la volta del 55-200mm VR Aspetti di contorno: il flash
IR, un mondo sempre affascinante La fotocamera ideale?

 

IR, un mondo sempre affascinante

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Non poteva mancare una veloce prova in infrarosso. L'avvento del digitale ha permesso di scattare con più semplicità anche in IR eliminando la necessità di trovare le rare emulsioni sensibili a queste lunghezze d'onda nei negozi e di sviluppare personalmente i rullini esposti, senza dimenticare la difficoltà nel misurare l'esposizione corretta per una lunghezza d'onda non direttamente misurabile con gli strumenti normalmente a disposizione del fotoamatore o anche fotografo professionista.

Ora basta un filtro IR da applicare all'obiettivo, e se la fotocamera è sufficientemente sensibile a queste lunghezze d'onda il gioco è fatto. Il problema, già largamente trattato nelle precedenti Experience, sta nella sempre minore sensibilità dei sensori a queste lunghezze d'onda, a causa di filtri posizionati proprio davanti al CCD per eliminare le possibili interferenze, che l'IR potrebbe introdurre nelle foto tradizionali.

Ogni fotocamera quindi fa storia a sé, e occorre verificare se l'accoppiata sensore/filtro di un particolare modello permetta comunque di eseguire qualche scatto in queste lunghezze d'onda. Di norma la cosa è sempre possibile, basta allungare di molto la posa ed aumentare la sensibilità del sensore per rendere operativi anche i CCD più ciechi a questa lunghezza d'onda. La D40 invece offre già una discreta sensibilità verso queste lunghezze d'onda, grosso modo come la celebre D70 e D50 e molto di più delle superiori D80 e D200.

 


 

 

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Sfruttando lunghezze d'onda diverse da quelle del visibile, anche un soggetto apparentemente poco significativo,
acquista interesse. La D40 si è dimostrata sufficientemente sensibile anche a questa radiazione d'onda;
ottime invece le performance dell'obiettivo 18-55mm che ha esibito una nitidezza del tutto
analoga a quella ottenibile in luce visibile


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Ecco come cambia la stessa inquadratura passando dal visibile all'IR con la D40. Sebbene la fotocamera
sia abbastanza sensibile a queste lunghezze d'onda, è bene utilizzare un treppiede per evitare rischi di micromosso

 
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