Appunti sul campo dal campionato italiano di serie A stagione 2005/2006
di Marco Gesiot

Esposizione, Flash, Wb, Af Intervenire per bilanciare in luminosità e cromaticamente l'immagine
Obiettivi e focali Attimi "topici" da fotografare
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Attimi "topici" da fotografare

Cosa fotografare? Tutto, ovvio! Diciamo invece cosa sarebbe meglio non perdersi se partiamo con una generica necessità di un
reportage completo (ossia se non ci viene chiesto di evidenziare una determinata situazione, giocatore, sponsor ecc)


Pre partita.
Durante il riscaldamento gli atleti sono tutti in campo con una quantità industriale di dischi, fanno tiri multipli sul portiere da diverse posizioni, fanno corse indiavolate con pieghe notevoli per essere pronti allo sforzo del match; e lo sforzo sarà notevole, infatti un giocatore difficilmente regge in campo per più di due tre minuti consecutivi. Durante queste fasi è importantissimo fare tutte le prove per calcolare la giusta esposizione nelle varie parti del campo (anche i fotografi devono riscaldarsi) ed è anche un buon momento per provare esposizioni per un mosso controllato, in cui il gesto dell’atleta venga sottolineato anche da un po’ di movimento dello stesso. Per fare questo di solito adopero il flash sincronizzato in slow sulla seconda tendina, così impostato avremo la scia del movimento dietro e l’immagine fissata dal flash davanti, per una sensazione più realistica nel risultato.
Finito il riscaldamento (e fra i tempi) vengono rimosse le porte e la macchina del ghiaccio passa a levigare la superficie, con un pò di fantasia qualcosa di interessante si può tirar fuori (anche perché spesso chi porta queste macchine è quantomeno eccentrico e capita di vederli agghindati in svariate maniere simpatiche almeno quanto i loro atteggiamenti scherzosi).


La partita
L’incontro regolare si svolge in tre tempi di 20 minuti di gioco effettivo con intervalli di 10 o 15 minuti.
Come per qualsiasi sport è buona cosa riprendere l’ingresso in capo delle squadre, cercare di fissare sia immagini d’insieme che di cogliere la tensione sui visi dei giocatori e degli allenatori. Non dimenticate poi qualche scatto alla terna arbitrale e agli addetti che montano le porte.

Dal regolamento che potete trovare nella sezione link si possono capire molti dei momenti che vale la pena ritrarre.

All’inizio della partita, e per ripartire da diverse situazioni fallose, si esegue l’ingaggio nelle apposite aree dedicate: una a centrocampo (per la partenza dei tempi e dopo le segnature) e due per parte nel terzo prossimo alle porte. Due giocatori avversari si posizionano nel cerchio di ingaggio, a distanza ravvicinatissima, l’arbitro lascia cadere il disco in mezzo al cerchio e sta a loro recuperarlo e passarlo ai propri compagni.

Il gioco si svolge per la maggior parte nei terzi offensivi/difensivi ed in parte minore nel terzo neutro (quello centrale), i passaggi sono veloci e frequentissimi, di pari passo sono fulminei i cambi di direzione e le accelerazioni dei giocatori in campo. Nei modi descritti dal regolamento le cariche ai giocatori che portano il disco sono consentite, da questo si configurano interessanti scontri, violenti ed a volte cruenti, contro le balaustre. Non fatevi trovare impreparati, sono attimi da ritrarre.

Questo tipo di gioco veloce, rude ed adrenalinico, sfocia facilmente in situazioni di grande tensione fra giocatori avversari e con gli arbitri, e non è certo infrequente che ne nascano delle risse spettacolari e fotogeniche: anche qui dito pronto! (a proposito non dimenticate di tanto in tanto di buttare uno sguardo al pubblico, soprattutto durante risse o scontri duri si possono fare, con prudenza, scatti interessanti)

I falli, a seconda della gravità e dell’intensità, possono essere sanzionati fermando il giocatore colpevole per diversi minuti in una panca separata da quella delle squadre detta panca puniti. L’ingresso e l’uscita, come le espressioni dei giocatori relegati a vedere la loro squadra lottare in inferiorità sono interessanti situazioni. Altrettanto interessanti posso essere gli allenatori che sbraitano ed i compagni che si protendono delle panche fin in campo per sostenere il gioco.
I cambi fra i giocatori non hanno limiti e non prevedono lo stop del gioco, è sufficiente che non si superi il massimo numero di giocatori contemporaneamente consentiti sul ghiaccio. Anche questi cambi frequenti sono spunti per qualche click.

Durante le azioni i portieri sono sempre molto concentrati e quando la propria squadra è in attacco sostengono i compagni, non trascurate di documentarlo, come siate attenti ovviamente a non perdervi goal e parate: arrivano in maniera a volte inattesa ma sempre spettacolare.
Durante le azioni è possibile che la porta venga spostata dalla sua sede, volontariamente (per interrompere il gioco, cosa che genera un fallo) od in seguito a delle scivolate che portano i giocatori coinvolti a travolgere compagni avversari ed appunto la porta.


Come nel calcio, anche nell’hockey esiste il rigore, ma è un pò diverso nella sua esecuzione, infatti sono sì contrapposti un giocatore ed il portiere, ma il primo inizia a portare il disco da centro campo e lo accompagna con diverse serie di finte e di scarti fino a quando tenta il tiro. A me piace documentare queste situazioni con serie di
scatti possibilmente da dietro al portiere o al giocatore.

Quando un giocatore prepara il tiro e successivamente lo scarica, crea un movimento particolarmente fotogenico, da documentare sia con sequenze, sia cercando gli attimi topici (carico, impatto, scarico), sia magari creando un effetto di mosso.

Tutto quanto sopra e poi giocate tattiche, scontri che fanno letteralmente volare i giocatori, mazze che si spezzano, dischi che volano fuori dal campo fra gli spettatori (ed a volte fuori dallo stadio), giocatori che si danno vicendevolmente la carica con urla ed espressioni da indemoniati fanno di questo sport una ghiotta occasione fotografica, se abbiamo l’occasione di assistere non potremo che divertirci!!

Alla fine
Finito l’incontro le squadre si incontrano al centro, in fila, per la stretta di mano finale, non mancate un paio di scatti, uno in cui ci siano le due compagine al completo, l’altra dove due giocatori trainanti si scambiano la rituale stretta.
A questo punto non è difficile (se si è accreditati) arrivare nelle panchine (zona ovviamente a tutti preclusa), da qui con un grandangolo potremo riprendere l’uscita degli atleti, ambientando espressioni di gioia o smarrimento per i risultato e se siamo fortunati ed abili potremo magari avere la possibilità di entrare per qualche attimo nello spogliatoio della squadra vincitrice.

In alternativa si può sempre fare qualche scatto
di particolari
come le rastrelliere con le
mazze, il secchio dei dischi, qualche foglio dove
gli allenatori scarabocchiano gli schemi,
i caschi (personalizzatissimi) dei portieri,
qualche stecca spezzata ed abbandonata che
viene litigata tra ragazzini sempre a caccia
di questi oggetti. Ancora una volta non
tralasciamo il pubblico, festante o
deluso, non lesina mai interessanti
situazioni da fotografare.

 
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