| Trasmittanza spettrale dei filtri della matrice di Bayer Nell'eXperience Dagli Spettri di Luce al Tristimolo abbiamo visto come la scelta di ridurre uno spettro a soli tre  stimoli, nella banda del blu, del verde e del rosso, derivi in effetti dallo  studio su come funziona l'occhio umano, ed abbiamo anche visto come l'occhio  umano sia dotato di sensori cromatici (i coni) di tre tipi, ognuno dei quali  “pesa” una zona dello spettro visibile con una così detta curva di sensibilità.I filtri colorati  schierati davanti agli elementi fotosensibili del sensore devono presentare  curve di sensibilità con forme che permettano la massima discriminazione dei  colori, minimizzando allo stesso tempo il fenomeno del metamerismo.
 Le curve ideali che  consentirebbero la massima discriminazione tra i colori sono quelle illustrate  nella seguente Fig 11.
  Fig 11:  Curve ideali dei filtri di Bayer.
 Se le Color Matching  Function definite dalla CIE avessero questo  andamento, allora il diagramma di cromaticità (Fig 12) avrebbe nello spazio la  forma di un triangolo equilatero, e sul piano x-y la forma di un triangolo  rettangolo isoscele. 
                          
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  Fig 12:  Diagramma di cromaticità.
 
 
 |  Nella Fig 12 sono  evidenziati gli assi corrispondenti ai valori ottenuti pesando lo spettro con  le curve di sensibilità. Se ad esempio consideriamo una luce monocromatica a  550nm, questa verrà pesata dalle tre curve fornendo per il blu e per il rosso  valori nulli (a quella lunghezza d'onda le curve valgono 0) e per il verde  valore massimo. Questo stimolo quindi corrisponderà al punto dove il triangolo  grigio tocca l'asse verde. Una luce monocromatica intorno ai 580nm (la  lunghezza d'onda alla quale le curve rossa e verde si incrociano) corrisponderà  al punto medio del lato superiore destro del triangolo grigio con coordinate  blu uguale a zero, rosso e verde uguale a 0.5. Quindi queste curve ideali  sarebbero in grado di operare la massima discriminazione tra componenti  cromatiche, in quanto sfrutterebbero appieno la superficie del triangolo teso  tra i valori unitari dei tre assi.Sovrapposto al triangolo  grigio si vede in trasparenza il diagramma di cromaticità che deriva dalle  Color Matching Function definite dalla Commission Internationale de l’Eclairage CIE che danno origine allo spazio di colore ed  alle coordinate colorimetriche X, Y, Z.
 Misurando con l'opportuna  strumentazione le effettive curve di sensibilità dei filtri della matrice di  Bayer di una fotocamera Nikon D700 standard, si ottengono dati che si avvicinano abbastanza a quelli ideali  (seppur definiti in modo qualitativo), come si può vedere nella Fig 13  Fig 13:  Curve di sensibilità di una  D700 non  modificata.
 Una cosa molto  interessante di queste curve è la loro ottimizzazione rispetto al pericolo di  introdurre ambiguità nella discriminazione cromatica. Ciascuna curva, nella  zona di massima sensibilità, presenta una porzione potenzialmente poco  discriminante in quanto piccole variazioni di lunghezza d'onda non forniscono  differenze di livello significative (tratto quasi orizzontale). Per mantenere  la capacità di discriminazione cromatica vengono in aiuto le curve degli altri  colori. Se ad esempio al valore massimo del verde corrispondessero valori nulli  del rosso e del blu, non si avrebbe alcun aiuto per migliorare la  determinazione cromatica, ed invece in corrispondenza del massimo del verde le  curve rossa e blu presentano un forte gradiente (pendenza) rispetto alla  lunghezza d'onda che garantirà assenza di ambiguità nel determinare la  cromaticità. Ugualmente succede intorno al massimo del blu dove rosso e verde  sono addirittura in controtendenza, offrendo un discriminante cromatico molto  raffinato. Va ricordato che, avendo misurato le curve di sensibilità su una  fotocamera standard la forma delle curve di sensibilità è determinata anche da  filtro IRcut e filtro di rimozione della polvere come già mostrato. La conclusione di questa  digressione iniziale sulle curve di sensibilità è che la Nikon D700 non modificata,  cioè come viene messa in commercio, presenta ottime caratteristiche cromatiche. Per evidenziare come varia  la ripresa di immagine tra una camera standard ed una modificata (sensibile  agli infrarossi) abbiamo utilizzato come target un Color Checker standard a 24  tacche. Il target è stato illuminato con 2 lampade da studio alogene da 600W  ciascuna poste alla stessa altezza del target con orientamento a 45° per  evitare riflessi. Illuminato il target si è proceduto alla misura dello spettro  della luce diffusa da ogni singola tacca (Fig 14):  Fig 14:  Spettri della luce diffusa dalle tacche del Color Checker con illuminante a  3200K.
 Lo spettro della luce  diffusa dalle tacche di colore dipende sia dallo spettro della sorgente di  luce, che in questo caso era quello di una sorgente a 3200K  corrispondente allo spettro di radiazione di  corpo nero di Fig 15, sia dalla riflettanza delle tacche stesse. È da notare  che per fotografare e/o riprodurre scientificamente una cromia, non basta  l’informazione della luce espressa “solo” in Kelvin ma è necessario contemplare  anche le sostanziali differenze apportate dalla tipologia di illuminante  proprio ed anche per includere o escludere gli aspetti IR ed UV che sfalsano la  registrazione rispetto a quanto invece, visto ad occhio.  Fig 15: Radiazione da corpo nero a  3200K.
 Come si vede la componente  di energia negli infrarossi è preponderante rispetto alla componente nel  visibile.Grazie alla presenza sul  sensore della coppia filtro IRcut e membrana di pulizia, quindi di un filtro  complessivo passa banda centrato sulla banda del visibile, e grazie alle curve  di sensibilità afferenti ai tre colori, si ottiene, con una D700 standard la  seguente immagine (t: 1/200, f/: 11, ISO: 800, WB: 3200K):
  Fig 16: VIS t: 1/200, f/: 11, ISO: 800, WB: 3200K
 Le 24 tacche di colore,  presentano riflettanze spettrali che, nella zona del visibile, variano molto  con il colore, ma che nella zona infrarossi (tra 800 e 1000nm) tendono a  diventare costanti (Fig 17).  Fig 17: Riflettanze spettrali del  Color Checker.
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