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                         Fusione livelli con Adobe Photoshop™  
                        Photoshop™  prende le diverse immagini, le sovrappone su livelli diversi di un'unica  immagine, le analizza e crea diverse maschere di livello che selezionano le  zone nitide e mascherano quelle sfocate. Il metodo è simile a quello utilizzato per la  creazione di panorami. Funziona discretamente bene, anche se è meglio  strutturato per soggetti posti a distanza media e elevata. 
                           
                          Quella  a sinistra è un esempio di fusione dei livelli ottenuta con Photoshop™.  
                        Le  immagini di base sono state eseguite a mano libera, con AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2.8 G IF-ED su D700;  f/4,  
                        T 1/2000s, ISO 200. Il diaframma molto aperto permette di mantenere lo  sfondo sfocato, pur conservando una grande  
                        nitidezza su tutto il primo piano.  L'immagine di confronto a destra, eseguita con un diaframma più chiuso,  dimostra come  
                        lo sfondo sia riprodotto molto più a fuoco quando si usa una sola  immagine e si sfrutta la profondità di campo.  
                        Inoltre il tempo di posa lungo e  la diffrazione riducono la qualità (f/36 T 1/25s). 
                        Il flusso  di lavoro prevede diversi step: 
                        
                          - esecuzione delle immagini con diversa messa a  fuoco
 
                          - caricamento delle immagini attraverso lo script:  File/Script/carica file in serie…
 
                          - attivazione della funzione di allineamento  automatico dei livelli, attivando il flag: Tenta di allineare  automaticamente le immagini sorgente
 
                          - Photoshop™ procede quindi al caricamento delle  immagini su livelli sovrapposti e esegue un'analisi di ogni immagine per  determinare come sovrapporla in modo esatto alle altre
 
                          - bisogna poi selezionare i livelli che si voglio  includere nella fusione (solitamente tutti)
 
                          - è necessario ora procedere alla fusione dei  livelli e alla creazione delle maschere, tramite il comando: Modifica/Fusione  automatica livelli ... 
 
                          - bisogna ovviamente scegliere l'opzione Crea serie di  immagini in quanto l'altra serve per le panoramiche
 
                         
                        Normalmente  la funzione di allineamento automatico fornisce il risultato migliore, in  alternativa si può provare manualmente il comando Modifica/Allineamento automatico livelli ... scegliendo nella  successiva schermata il metodo di proiezione Prospettiva. 
                        Il  risultato del procedimento è generalmente un'immagine di dimensioni maggiori al  formato della fotogramma di base, in quanto Photoshop™ corregge automaticamente  i disallineamenti senza tagliare nulla dagli originali. 
                         
                        
                         
                         
                         
                        L'alternativa per la macrofotografia: Helicon Focus™ 
                          
                          Unione di 10 NEF con Helicon Focus™, da cui è stato ricavato un TIFF a 16 bit/colore.  
                        AF-S VR Micro-Nikkor 105mm f/2.8 G IF-ED su D700; f/5.6, T 1/1000s, ISO 200. 
                        Helicon  Focus™ è un software studiato per micro e macrofotografia scientifica.  Applica un algoritmo di analisi di matrici di pixel e fonde il tutto in  un'immagine finale. Ha un notevole vantaggio: legge automaticamente diversi  formati di file, fra cui il NEF. 
  Si  può quindi sfruttare tutta la potenza dei 14 bit in ripresa ottenendo  un'immagine finale TIFF a 16 bit. 
Impiega  un tempo piuttosto breve anche per il montaggio diretto di file NEF. 
È  molto semplice da utilizzare, in quanto prevede il seguente flusso di lavoro: 
                        
                          - caricamento delle foto tramite un pulsante  nel menu rapido
 
                          - esecuzione del montaggio in automatico tramite  un pulsante nel menu rapido
 
                         
                        Helicon  Focus™ sfrutta la stessa finestra di lavoro per l'esecuzione di diversi  montaggi partendo dalle stesse foto; permette quindi di eseguire diverse prove  variando i parametri di elaborazione. 
                          Ha  una notevole capacità di personalizzazione tramite una serie di menu molto  articolata. 
                          Permette  anche di eseguire alcuni semplici ritocchi per minimizzare gli artefatti che  spesso vengono generati in fase di elaborazione. 
                        Il  software è del tipo shareware: si può scaricare liberamente e usare senza  alcuna limitazione per trenta giorni, dopo di che introduce delle limitazioni  fino all'acquisto della licenza. Vale la pena di provarlo, valutarlo ed  eventualmente acquistare una delle versioni a disposizione, diverse per numero di  funzionalità disponibili. 
Si  trova alla pagina: www.heliconsoft.com/heliconfocus.html 
                           
                          La finestra di lavoro di Helicon Focus™ è semplice: al centro la schermata di lavoro con l'immagine scelta,  
                        oppure con il prodotto della fusione, a destra in alto l'elenco delle immagini caricate con il flag bene in evidenza  
                        per quelle scelte; in basso a destra l'elenco delle immagini ottenute. Durante l'elaborazione ne viene  
                        visualizzato in bianco e nero l'andamento, tramite la maschera ottenuta per le diverse immagini. 
                        
                          
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                            Helicon Focus™ ha una  semplice interfaccia di ritocco degli artefatti, che può lavorare in due  modalità diverse: 
                            la prima prevede una clonazione diretta da una immagine  
                            di  base all'immagine finale, la seconda è un normale  
                            strumento “clone”, simile al  timbro di Photoshop™.  
                            L'interessante è che il software permette di operare  
                            direttamente il clone dai file NEF di partenza verso il  
                            TIFF generato dalla  fusione. 
                             
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