compatte e dslr
Di Mauro Minetti

Risoluzione
Uso del software Conclusioni

 

Uso del software
Dopo aver analizzato i 3 aspetti che determinano, in fase di ripresa, la qualità finale delle immagini (sensore, risoluzione, formato di registrazione), è fondamentale capire quanto sia importante saper utilizzare un software di fotoritocco per migliorare ulteriormente la qualità massima ottenibile.

Nessuno vieta di rivolgersi al laboratorio di stampa con il supporto di memoria, e far stampare nel formato desiderato le immagini contenute in essa, ma sarebbe un po’ come ancare al ristorante e fermarsi ai primi piatti, senza gustarsi il seguito e molte volte il "più buono".

Saper utilizzare bene un software aiuta anche a compensare quello che la macchina non è stata in grado di realizzare, in modo ottimale, in fase di ripresa.

Pensiamo, ad esempio, alle numerose situazioni in cui una sottoesposizione ha scurito troppo le ombre privandole di dettaglio leggibile. Oggi, grazie alle regolazioni di luci ed ombre (d-lighting) è possibile esporre al giusto valore qualsiasi scatto. Tale funzione, sebbene presente on-camera in alcune recenti compatte digitali, è molto più controllabile attraverso un monitor di un computer assegnando specifici valori in base al risultato di contrasto che vogliamo ottenere.

Controllare anche solo la nitidezza, come il contrasto, la saturazione dei colori, e l’inquadratura (anche solo per raddrizzare un’immagine storta) influisce notevolmente sulla percezione di qualità osservando l’immagine su carta fotografica.

Senza contare le innumerevoli possibilità offerte alla creatività e vena artistica dell’autore, sia con l’utilizzo dei filtri digitali installati come plug-in nel software utilizzato, quanto per le proprie capacità nell’utilizzare un buon software di fotoritocco.
Non dobbiamo però pensare che per ottenere dei grandi risultati si debba diventare dei "grafici" a tutti i costi.
L’elaborazione post scatto può essere determinante sul risultato finale anche solo per poche correzioni, e la maggior parte di esse sono di facile applicazione, oltre che ripetitive, come la regolazione del contrasto ed il controllo dell’esposizione con le curve di livello.

 



CORREZIONE ESPOSIZIONE
Alzando le tonalità medie dell’immagine compensiamo una sottoesposizione in fase di ripresa senza alterare troppo le alte luci. Abbassando la curva dal centro verso il basso compensiamo la sovraesposizione.


CORREZIONE CONTRASTO
Spostando il grafico dalle sue estremità aumentiamo il contrasto generale dell’immagine.

Certamente, utilizzare il formato RAW in fase di ripresa permette maggiori possibilità di intervento nelle varie regolazioni che contribuiscono alla qualità finale dell’immagine. I controlli disponibili nei software dedicati sono molteplici e comprendono tutte le regolazioni possibili.

Ingrandisci
Dalle palette di controllo disponibili con CAMERA RAW in Photosho® CS per l’elaborazione dei file .NEF delle Nikon,
possiamo notare la quantità di parametri modificabili sulle nostre immagini.

Meglio ancora sarebbe utilizzare i software forniti dal produttore della macchina fotografica, studiati appositamente per quel tipo di file e quindi più efficaci di un elaborazione tramite plug-in che per certi aspetti è più un "traduttore" che un "lettore preciso" di dati come può essere PictureProject o meglio ancora Nikon Capture.


Oltre le solite regolazioni per i file RAW, Nikon Capture permette il controllo del
rumore digitale, della vignettatura, e per l’ottica fish-eye.


Inoltre permette di eliminare la polvere eventualmente presente sull’immagine da elaborare,
tramite il controllo DUST OFF che mediante un’immagine di riferimento pulisce il file .

Partendo dalle regolazioni di base, le possibilità di intervento sono simili per qualsiasi software di fotoritocco. Tuttavia, un software dedicato come Nikon Capture, ai file delle Nikon consente maggiore efficacia nelle regolazioni apportate soprattutto in determinati controlli in cui la precisione di lettura dei dati deve essere assoluta. Ad esempio alcuni regolazioni, come le curve e la maschera di contrasto per aumentare la nitidezza, consentono di intervenire con valori separati sui singoli canali di cui è composta l’immagine.
Maggiore precisione però, implica anche maggiore tempo di elaborazione. Il software Nikon risulta più lento in certe elaborazioni rispetto a Photoshop® o altri software in quanto ricalcola il file ogni volta dai dati di origine dell’immagine.



Alcune palette che distinguono il maggiore controllo di certe regolazioni
di Nikon Capture rispetto ad altri software.

Recentemente, lo sviluppo di questi software ha portato a nuove possibilità di regolazioni delle immagini, tra cui emerge in assoluto per utilità il d-lighting, che consente di equilibrare l’esposizione del fotogramma sulle luci e sulle ombre. Tale possibilità di controllo, prima di questa "invenzione" era eseguibile (con Photoshop®) mediante lunghe e difficili operazioni di selezione delle zone da schiarire, ed obbligava in molti casi a lavorare su differenti su livelli dell’immagine, oltre a richiedere notevole esperienza nell’uso del software.
Oggi, in modo facile ed intuitivo, da un’unica palette di controllo possiamo elaborare in modo rapido oppure in modo specifico la regolazione delle luci, delle ombre e saturazione colore, ottenendo un ottimo risultato.


Notare come hanno preso luce molti dettagli originariamente in ombra, e
sia migliorata la saturazione dei colori.


 
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