Breve cenno sul color management Calibrazione e profilatura
Le due fasi della calibrazione monitor Dalla teoria alla pratica
Istallazione del software Misurazione della luce ambiente
Si calibra! Conclusioni

 

Istallazione del software

Prima di installare il software a corredo, sempre disponibile in doppia piattaforma Win/Mac ed in lingua italiana, è importante disabilitare eventuali altri programmi od utilità che possano influire sul comportamento della scheda grafica, quali Adobe Gamma, installato in automatico da Photoshop™. In ambiente PC non è possibile disinstallare Adobe Gamma dal pannello di controllo: e sufficiente rimuoverlo dal menu di esecuzione automatica: Start>Tutti i programmi>Esecuzione automatica, quindi identificare Adobe Gamma Loader e, cliccando il tasto destro del mouse, selezionare "Elimina". È altresì importante verificare che il nostro monitor sia impostato per lavorare a "milioni di colori" e che siano disattivati screen saver e, soprattutto per i portatili, le funzionalità di risparmio energetico, che potrebbero intervenire durante la procedura di calibrazione, invalidandola.

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Al primo avvio, in mancanza di ulteriori impostazioni, il software si attiva in modalità "assistita", guidando l'utente attraverso una serie di videate in cui selezionare i vari parametri necessari ad una corretta calibrazione. Se andate di fretta e sapete già dove mettere le mani, dal menu "azione" è possibile passare dalla modalità "assistente" a quella "console avanzata" in cui tutti i parametri vengono definiti in un'unica finestra. Scegliamo per il momento di procedere passo passo.

La prima schermata ci accoglie subito con lo stile lanciato da Aperture™ e Lightroom™, che oramai ha fatto scuola, avvisandoci di aver rilevato un nuovo monitor da calibrare. È importante notare come, in praticamente tutte le schermate, sia presente il classico pulsante con il punto di domanda per richiamare l'help in linea, sempre in italiano e sempre molto eloquente ed approfondito.

Scegliamo di calibrare lo schermo rilevato, e proseguiamo.

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Spyder3 è in grado di calibrare qualsiasi tipo di monitor: CRT, LCD, notebook ed anche videoproiettori. Il software ci chiede quindi di identificare il tipo di monitor da calibrare.

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Non tutti i monitor dispongono degli stessi comandi: l'applicativo ci chiede pertanto di identificare le regolazioni di cui il nostro monitor dispone. È abbastanza tipico, ad esempio, che i computer portatili ed alcuni monitor LCD non dispongano della regolazione del contrasto.

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Soprattutto se stiamo calibrando il nostro monitor per la prima volta, può essere utile impostare i comandi di luminosità e contrasto sui valori predefiniti di fabbrica. Se non sono disponibili impostazioni predefinite, la guida in linea di Spyder3 ci indica che un valore del 50% per il contrasto e del 100% per la luminosità possono rappresentare un adeguato punto di partenza.

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A seconda dei comandi luminosità/contrasto e retroilluminazione selezionati, ci viene proposta una guida visuale alla loro regolazione: una serie di blocchi bianchi e/o neri che dovrebbero essere tutti distintamente visibili. In alcuni casi queste due schermate possono evidenziare i limiti di monitor di fascia bassa, dove potrebbe non essere evidente la separazione fra i vari livelli di bianco e di nero.

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Come per i comandi di luminosità e contrasto, il software chiede se per il nostro monitor sono disponibili dei controlli per la regolazione della temperatura colore. Ci vengono proposte tre scelte: una scelta di valori predefiniti, un cursore per regolare "in continuo" il valore di temperature colore o la possibilità di regolare singolarmente l'emissione dei tre canali RGB. Queste regolazioni, soprattutto in quest'ultima opzione dei tre canali separati, rappresentano più che altro un retaggio derivato dai monitor CRT, dove bisognava allineare il più possibile il guadagno dei tre "cannoni" R, G e B. Nei monitor LCD la temperatura colore è determinata, in realtà, dal tipo di retroilluminazione utilizzata. Datacolor suggerisce pertanto, soprattutto su monitor LCD di fascia medio/bassa, di non selezionare la presenza di tali comandi, anche quando disponibili. La regolazione verrà effettuata da Spyder3, in modo più accurato di quanto si possa fare manualmente, durante la procedura di calibrazione.

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Sebbene Datacolor lasci all'utente la scelta su come "appiccicare" il ragnetto al monitor, personalmente suggerisco di ricorrere alla ventosa solamente nel caso di monitor CRT, e toglierla, appendendo Spyder3 a testa in giù con l'apposito contrappeso, sui monitor lcd e sui portatili, che potrebbero essere danneggiati dalla pressione per attaccare e staccare la ventosa.

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L'applicativo Datacolor ci propone il riepilogo delle scelte sin qui effettuate, chiedendoci conferma delle stesse prima di procedere alla calibrazione. Selezionando "cambia impostazioni" ci verrà data la possibilità di specificare ulteriori parametri. Vediamoli.

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La prima opzione da selezionare è quella di valori di temperatura colore e della curva di gamma, e la scelta come vedrete è veramente al di là di ogni aspettativa. Se tuttavia nei valori proposti non fossero presenti i parametri desiderati, premendo il pulsante "Avanzata" sarà possibile determinare dei target di calibrazione personali. Proviamo!

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Ci viene offerta la possibilità di selezionare un valore di gamma anche al di fuori di quelli che sono i valori comunemente utilizzati. Se anche in questo caso i valori proposti non ci soddisfacessero, premendo nuovamente il pulsante "avanzata" sarà possibile richiamare un editor attraverso il quale definire in modo autonomo e personale una curva di gamma. Sebbene tale funzione sia una di quelle che fanno di Spyder3Elite uno dei prodotti più performanti attualmente sul mercato, credo che la reale esigenza di ricorrervi esuli dalle comuni necessità di fotografi e fotoamatori.

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Nella schermata successiva ci viene richiesta la selezione del valore di temperatura colore del bianco. Oltre alla scelta dei comuni valori già descritti, abbiamo anche la possibilità di definire un valore personale, semplicemente digitandolo, o selezionare "nativo". Con quest'ultima opzione non verrà richiesto di impostare i controlli del monitor per il punto di bianco e durante la calibrazione il punto di bianco non verrà modificato. In altre parole prenderemo per buono il punto di "bianco più bianco" che il nostro monitor è in grado di fornire. Tale selezione può essere utile nel caso di monitor economici, o monitor CRT molto usurati che, se forzati a lavorare ad una temperatura colore ben precisa, potrebbero ridurre drasticamente la qualità di visualizzazione.

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Il software di Spyder3 ci offre la possibilità di scegliere il metodo di regolazione della luminosità fra "visiva" e "calcolata". La modalità "luminanza visiva" si baserà sulle regolazioni del bianco e del nero che abbiamo effettuato quando, alcuni passaggi prima, ci sono stati proposti i blocchi bianchi e/e neri chiedendoci di regolare luminosità e contrasto del monitor. Sebbene un poco empirica, questa modalità rappresenta la scelta ideale per la maggior parte degli utenti non estremamente esigenti e che non necessitano la corrispondenza del colore fra più monitor posti l'uno accanto all'altro.

La modalità "luminanza calcolata" utilizzerà invece Spyder3, e non il nostro occhio, per regolare i controlli sul monitor al fine di ottenere i livelli desiderati e definiti numericamente. La luminanza calcolata è sicuramente una scelta più professionale, ed è quella che ci consente di sapere esattamente il valori di luminosità a cui stiamo calibrando il nostro monitor. È anche utile nel caso in cui sia necessario creare una corrispondenza del colore fra vari monitor ubicati l'uno accanto all'altro.

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Selezionando "luminanza calcolata", Spyder3 ci chiederà di definire i valori, in cd/mq, per il nero e per il bianco.

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Attivando l'opzione di "certificazione" e lasciando Spyder3Elite sempre collegato al computer, il servizio "Spyder3Utility" controllerà in background che le condizioni e le impostazioni rientrino nei parametri definiti per la certificazione. Lo stato della certificazione è indicato su schermo da una piccola icona nella barra dei menu con Macintosh o nella barra delle applicazioni con Windows. Se i valori dello schermo non soddisfano le condizioni di certificazione, l'utente può scegliere una voce del menu di "Spyder3Utility" per visualizzare una spiegazione delle condizioni che sono state violate e istruzioni per riportare lo schermo ai valori di certificazione. I parametri che definiscono la certificazione sono i seguenti: il profilo assegnato allo schermo dal sistema operativo è un profilo creato con Datacolor Spyder3; tale profilo è stato creato con l'opzione Certificazione Spyder impostata su 'attivata'; le condizioni di luce ambiente sono le stesse del momento in cui è stato calibrato lo schermo; lo schermo è stato ricalibrato entro il limite di tempo specificato nelle preferenze dell'utilità Spyder; il computer è acceso da un tempo non inferiore a quello specificato nelle preferenze dell'utilità Spyder.

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La calibrazione bilanciata del grigio è un'opzione che consente di ottimizzare l'algoritmo di calibrazione di monitor e videoproiettori LCD. Per monitor CRT e videoproiettori DLP è consigliabile disattivarla.

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La compensazione luce ambiente è una delle importanti novità introdotte da Spyder3Elite rispetto alle versioni precedenti. La percezione visiva di un'immagine visualizzata su di un monitor è influenzata dall'illuminazione dell'ambiente circostante. Attivando questa funzione, il software eseguirà un controllo delle condizioni di illuminazione dell'ambiente circostante suggerendo dei parametri di calibrazione appropriati.

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Ecco che Spyder3Elite ci propone nuovamente il riepilogo con le nuove impostazioni scelte, che questa volta confermiamo.

Se questa procedura passo-passo ci dovesse sembrare troppo macchinosa, è possibile abbandonarla a favore della console avanzata, accessibile dal menu Azioni>console avanzata.

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Così facendo sarà possibile poter definire tutti i parametri sin qui visti da un'unica finestra.

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