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L'Aquila prima e dopo

L'Aquila prima e dopo, Gianni Berengo Gardin

 

 

A quasi tre anni dal terremoto, Gianni Berengo Gardin è tornato all'Aquila per testimoniare lo stato in cui è ridotta, una città bloccata e ferita, con un centro storico trafitto da impalcature, nascosto da teli e travi, strade una volta brulicanti di suoni e di vita, ora deserte. ll rapporto tra Gianni Berengo Gardin e L'Aquila risale a 16 anni fa, quando il fotografo aveva immortalato il calore della la gente e la staordinaria archittettura della città. Berengo Gardin ha fotografato e voluto raccogliere nel volume L'Aquila prima e dopo (Contrasto, 29 euro, 128 pagine, 70 fotografie ca. in bianco e nero, testo di Giampiero Duronio) le stesse situazioni che aveva fermato in passato per rendere ancora più duro e inevitabile il confonto. Un atto doloroso, ma dovuto nei confronti di chi quotidianamente vive esiliato dalla propria vita, in un tessuto urbano che non lo rappresenta più. La cosa più impressionante, racconta il fotografo è «il silenzio che c'è per le strade. Non passa nessuno, non c'è nessuno. Non ci sono i bambini che giocano, le donne che vanno a fare la spesa, la gente che va in ufficio. C'erano solo quattro cani abbandonati che giravano. E io, che sono abbastanza vecchio, mi ricordo a Roma com'era San Lorenzo dopo il bombardamento degli americani. Avevo 14 anni ed era la stessa cosa. I cani randagi che giravano la città abbandonati, le case puntellate e questo silenzio di morte».


 


Bari Porto Mediterraneo

Dopo aver gettato il proprio sguardo da Est a Ovest, dall'India alla California, il fotografo francese Bernard Plossu si è dedicato al Mediterraneo fotografando le più importanti realtà portuali: Marsiglia, Almeria, Palermo, Barcelona. E adesso Bari. Il libro di Bernard Plossu Bari/Porto – Proiezioni Mediterranee (Edizioni Magenes), realizzato insieme a Cosmo Laera, è il culmine del progetto «Photomediterranea» che ha indagato sull'intimo rapporto tra Bari e il mare. Una geografia dei luoghi resa in bianco e nero (da Plossu) e a colori (da Laera), 192 pagine e 150 immagini, con testi di Pino Aprile, Donatello Bellomo, Enrica Simonetti.
 

Bari Porto Mediterraneo

 


Cagliari scritta con la luce

La fotografia, la scrittura con la luce, diventa lo strumento di Susanna Piga per raccontare una città nel libro Cagliari scritta con la luce (Carlo Delfino Editore, pp.184, 352 illustrazioni, euro 60). Da una ricerca iniziale volta a conoscere la città attraverso il confronto delle immagini di ieri e di oggi, per vederne i cambiamenti dell'ultimo secolo, lo studio si è esteso cronologicamente sui due piani cardine: storico e urbanistico. Lo spazio urbano inteso come stratificazione di segni che l'uomo ha posto nelle diverse epoche storiche e che hanno fatto diventare la città ciò che è oggi. Per ogni secolo Piga ha trovato immagini e voci che hanno guidato la ricerca. I segni e le parole custodite negli archivi rari delle biblioteche, piante della città, carte geografiche e nautiche, le hanno permesso di ricostruire il passaggio dalla città fortificata alla Cagliari contemporanea.

Cagliari scritta con la luce

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