Il nuovo kit Reflex Macro Close-Up proposto da Nital con codice 512262, permette di muovere i primi passi nella ripresa a distanza ravvicinata abbinando risultati di qualità a un’estesa compatibilità per impiegare un unico diametro lente Close-Up sui più diffusi diametri portafiltri obiettivo.
 

Introduzione Come funzionano le lenti addizionali
Il Kit macro Sul campo
Anche per Nikon 1 Soluzioni creative
In poche parole... Dove acquistare e Photogallery

Anche per la Nikon 1

Ingrandisci l'immagineUna delle caratteristiche di questo kit è la compatibilità anche con il Sistema Nikon 1. Apparentemente non è nulla di eccezionale, in fondo si tratta solo di proporre nella confezione un anello step-up da 40,5mm, la filettatura dei principali obiettivi 1 Nikkor del sistema Nikon1, a 62mm, il passo delle lenti addizionali scelto per il kit. Quello che invece fa la differenza sono le nuove modalità di scatto delle Nikon 1 che possono essere utilizzate ai fini creativi anche a distanza ravvicinata. Si aprono così nuove possibilità di scatto, possibili solamente sfruttando le nuove caratteristiche del sistema compatto ad ottiche intercambiabili di Nikon.

Tra queste ne cito essenzialmente due: Motion Snapshot, che, come descritta da Nikon stessa al momento della presentazione “consente di acquisire momenti fugaci e di riprodurli in modo da fare apparire l’immagine letteralmente “animata”. Con questa funzione, la fotocamera registra contemporaneamente un filmato rallentato ed un’immagine, quindi li combina istantaneamente per generare una evocativa fotografia dinamica, che racconta la storia di un singolo istante in un modo mai visto prima” e aggiungerei che, ad essere precisi, si è già visto, ma nei romanzi di J.K. Rowling dedicati al famoso mago Harry Potter, e più precisamente sul quotidiano magico londinese “Daily Prophet” in cui le immagini a corredo degli articoli prendono letteralmente vita, come quelle di Nikon 1! La seconda modalità è invece, al confronto, molto più tradizionale ma comunque di grande interesse, si tratta della possibilità si eseguire video rallentati a 400 fotogrammi al secondo, o addirittura a 1.200 fotogrammi al secondo, sacrificando la risoluzione.

Gli esempi di seguito sono stati ripresi con una Nikon J1 dotata di obiettivo 1 NIKKOR VR 30-110 mm f/3.8-5.6 alla massima focale con il kit Reflex Macro Close-up, utilizzando le lenti addizionali in varie combinazioni.



Motion Snapshot:

 
Un singolo attimo spesso
non è sufficiente a
condensare un’azione.
Motion Snapshot permette
di ricreare il momento in cui
è stato eseguito lo scatto, contestualizzandolo meglio.
Anche un semplice fiammifero che si accende a contatto con la fiamma di una candela può essere meglio descritto da un breve filmato a rallentatore. Essenziale potersi però avvicinare sufficientemente al soggetto per riempire il fotogramma grazie all’utilizzo del kit Reflex Macro Close-Up.


Video a 400 fotogrammi al secondo
 
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Solo una sequenza rallentata permette di apprezzare come un fiammifero prende vita, e solo la possibilità
di riprendere a breve distanza consente di farlo con estrema dovizia di particolari.
Una goccia di inchiostro che cade in un bicchiere d’acqua. Un instante che svanisce in una frazione di secondo. Il singolo scatto può catturarne una espressione, ma è il video che permette di apprezzarne l’intera evoluzione dinamica, meglio ancora se fortemente rallentato.

Ingrandisci l'immagineSoluzioni creative

Come abbiamo visto, le lenti addizionali sono dei veri e propri obiettivi ridotti all’osso, composti da una sola lente. È evidente come una sola lente non possa correggere le aberrazioni ottiche, ma proprio questi “difetti”, che di norma gli obiettivi tentano di correggere al meglio utilizzando schemi ottici complessi, lenti ED e con curvature asferiche, possono invece essere sfruttati in modo creativo. Una delle aberrazioni più evidenti, soprattutto nelle lunghe focali, come quelle che caratterizzano le lenti addizionali, è quella cromatica. Questa crea degli aloni colorati nelle zone a forte contrasto causate dall’impossibilità di focheggiare sullo stesso piano le diverse lunghezze d’onda della luce. Si potrà così avere un bordo contornato di rosso o blu in base alla posizione del fuoco. Utilizzare lenti addizionali come obiettivo può creare qualche complessità per quanto riguarda il loro montaggio sul corpo della reflex. Infatti le lenti sono dotate di una filettatura mentre il bocchettone d’innesto ottiche ha la classica baionetta Nikon F.
 

La creatività e l’ingegno possono portare a infinite soluzioni per questo problema. Dall’utilizzo di semplici tubi di cartone collegati “in qualche modo” alla reflex, all’adozione di un barilotto di una vecchia ottica privata delle sue lenti interne. Ognuno potrà escogitare la soluzione che ritiene più opportuna, anche in funzione del materiale che ha a disposizione.

Personalmente ho rispolverato qualche vecchio prodotto Nikon che avevo nell’armadio, ovvero un tubo di prolunga Nikon PK-13, un vecchio ma compatto soffietto Nikon Bellows III, l’anello di inversione delle ottiche BR-2 e un paio di anelli Step-down per riuscire ad avere una filettatura femmina sia dal lato dell’anello BR-2 (da 52mm) sia dal lato delle lenti addizionali (62mm). Per i prodotti sopra citati rimandiamo ad un dedicato eXperience sugli accessori per la macrofotografia.

 

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Un piccolo “Frankestein” fotografico per giocare
con le aberrazioni dell’ottica.
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Un esploso dei componenti utilizzati per la
creazione dell’obiettivo “cromatico”.

L’utilizzo del soffietto mi ha permesso di poter gestire con facilità e precisione il fuoco, allentando o avvicinando le lenti addizionali al piano del sensore. Ho optato per utilizzare entrambe le lenti addizionali per due motivi principali. Il primo è che con una sola lente mi sarei trovato a gestire una focale impegnativa. Con la sola +2 D infatti si crea un super tele da 500mm, che, oltre a limitarne il campo d’impiego, mi avrebbe costretto a costruirmi un tubo, soffietto compreso, lungo almeno mezzo metro! Impraticabile. L’utilizzo di entrambe le lenti addizionali +2D e +4D) porta invece la focale a una più pratica focale di 167mm, oltre, e questa è la seconda ragione, aumentare ancor di più la presenza di aberrazioni ottiche per sfruttarle ai fini creativi.
 

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Ecco un esempio dei risultati che sa offrire questo obiettivo. Le parti a maggior contrasto vengono rese con un residuo di aberrazione cromatica che ammorbidisce l’immagine. Perfetto nei ritratti per livellare i contrasti della luce – in questo caso un flash sparato direttamente verso la modella – e per nascondere eventuali imperfezioni della pelle, non che Alice ne avesse bisogno...
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Un altro tipico effetto “sogno” creato dall’utilizzo delle lenti addizionali al posto di un obiettivo convenzionale. L’utilizzo di un simile sistema ha il solo limite nella creatività del fotografo.

Le immagini che si ottengono sono flou e ricche di colori spuri non corretti, ma proprio per questo possono essere sfruttate con determinati soggetti, ma sarà la creatività di ogni fotografo a trovarne i migliori campi d’impiego.

In poche parole...

Ingrandisci l'immagine Nital propone un gradito upgrade agli obiettivi standard, e non solo, che permette di estendere le capacità di ripresa in ambito macro. È una soluzione pratica ed economica ma permette anche risultati qualitativi più che interessanti. Non siamo di certo di fronte a un vero obiettivo macro e non ne vuole certo sostituire gli usi in ogni circostanza, oltretutto, la qualità, sebbene molto valida, non è comparabile ai risultati “taglienti” che un obiettivo della serie micro riesce ad offrire. Il grande vantaggio di questa soluzione risiede principalmente nella facilità e versatilità d’uso oltre che nella compatibilità che si estende dal sistema Nikon 1 a quello delle Reflex Digitali SLR.

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Il kit Reflex Macro Close-Up è compatibile anche
con il nuovo sistema Nikon 1.

Le lenti addizionali infatti si possono tenere in tasca e avvitarle sull’obiettivo solo quando servono. Si può dimenticare anche la borsa fotografica e muoversi con la sola reflex al collo con l’obiettivo standard, sicuri di poter catturare anche qualche immagine a distanza ravvicinata se capitasse l’occasione. È un accessorio che può essere utilizzato in ogni circostanza, dalla fotografia di insetti a quella di piccoli oggetti per cataloghi o documentazione, oppure ancora per ridurre la messa a fuoco minima di alcuni obiettivi per ritratti e permettere di eseguire dei close-up del viso; inoltre il Macro kit close-up potrà essere sempre utilizzato, anche quando si cambia il proprio corredo, passando a nuovi obiettivi e nuovi corpi macchina.

Dove acquistare il Kit Reflex Macro Close-Up

Il kit Reflex Macro Close-Up Nital con codice 512262 e raggiungibile presso i rivenditori specializzati raggiungibili da http://www.nital.it/rivenditori/.
 



 

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