Il pinhole... a mano libera.
![Ingrandisci l'immagine](/images/pinhole/125-pinhole.jpg)
Abbiamo ormai assodato che il pinhole può essere realizzato tanto nel modo più accademico e preciso possibile, così da sfruttare al massimo tutta la sua potenziale e non indifferente risoluzione, quanto nei modi e con i materiali più disparati
![Ingrandisci l'immagine](/images/pinhole/126-pinhole.jpg)
Il pinhole deve/dovrebbe avvicinarsi a un foro dalla circonferenza perfetta, realizzato in un materiale che sia il più sottile possibile, e con un diametro che dovrebbe rispettare al centesimo di millimetro i parametri indicati rispetto alla focale/pinhole che ci si sta approntando a fare
Ma se ci ritroviamo con il solo corpo macchina e nessun tipo di materiale per approntare anche il foro più approssimativo, che fare?
![Ingrandisci l'immagine](/images/pinhole/128-pinhole.jpg)
Potremmo, dopo aver innestato la fotocamera su un treppiedi, cominciare con l'appoggiare una mano sul bocchettone
sormontare alla prima mano la seconda e modulare le dita tra loro fino a formare una sorta di apertura.
![Ingrandisci l'immagine](/images/pinhole/123-pinhole.jpg)
A questo punto proviamo a vedere cosa succede a scattare in modalità così letteralmente manuale: qui vediamo il dettaglio di un lampadario fotografato dal basso con una Nikon D40 e ottica 18-55mm alla focale 45mm.
Dallo stesso punto di ripresa ma usando come obiettivo un pinhole. Pinhole ottenuto intrecciando le dita delle mani direttamente sopra il bocchettone della D40 fino a formare con le dita una sorta di foro…
I riflessi della lampadina all'interno della campana di vetro risultano come dei segmenti luminosi molto allungati; la forma ricalca esattamente la forma del pinhole utilizzato, qui una sorta di foro a parallelepipedo generato proprio dall'intreccio delle dita; è impressionante invece il livello di "riproduzione" dei bracci di vetro a destra del portalampada.
Bonne recherche a vous tous!