Teoria e pratica della fotografia con foro stenopeico su pellicola e in digitale

A cura di Gerardo Bonomo

» La scoperta del foro stenopeico » Pinhole autocostruito in cartoncino sul bocchettone
» Pinhole autocostruito in cartoncino nel box specchio » Pinhole autocostruito in cartoncino usando un tubo di prolunga
» Pinhole autocostruito in metallo usando un tubo di prolunga » Il pinhole e la compatibilità con i formati 24x36mm, FX e DX
» Altri pinhole » Sul campo
» Bianco e nero o colore? » Dal colore al bianco e nero alla stampa su cartoncino artistico
» Pinhole e infrarosso digitale » Pinhole e infrarosso su pellicola
» Coerenza di focale tra pinhole e obiettivi » Il pinhole... a mano libera
» Conclusioni e gallery » Tabella dei diametri pinhole in base alla lunghezza focale

 

Il pinhole e la compatibilità con i formati 24x36mm, FX e DX

Abbiamo visto come la focale, quindi l'angolo di inquadratura di un pinhole dipende dalla distanza del medesimo dal piano focale e dalla dimensione del sensore o della pellicola impiegata.
Usando pinhole tradizionali, quindi montati sul tappo di chiusura del bocchettone la focale minima ottenibile è quella delle fotocamere Leica che, grazie alla mancanza del box specchio, hanno un minor tiraggio, quindi una distanza inferiore tra l'innesto del bocchettone e il piano della pellicola.

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Un pinhole montato su una Nikon F3 HP.

Su tutte le altre reflex a pellicola il tiraggio varia anche se di poco da brand a brand, ma mediamente la focale risultate è sempre intorno ai 50mm.

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Sulla Nikon F3 HP, così come su tutte le Nikon a pellicola dotate della priorità di diaframmi,
si può tranquillamente impostare appunto la priorità di diaframmi e lasciare che sia l'esposimetro
incorporato nella fotocamera a impostare il tempo di scatto.

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Lavorando in priorità di diaframmi o in manuale con tempi di posa piuttosto lunghi è opportuno
schermare l'oculare in modo che la luce attraversando il pentaprisma non vada a influenzare
l'esposimetro da un lato, e a velare la negativa dall'altro quando i tempi di posa si allungano di molto.

In digitale ci sono naturalmente i due diversi formati di sensore, FX e DX a cui corrispondono, a parità di pinhole, differenti lunghezze focali: il pinhole “a bocchettone” su una DSLR FX Nikon si comporta come una focale 50mm che diventa 75mm sul formato DX.

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Pinhole “a bocchettone” innestato su una Nikon D700.

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Nikon D5000 con pinhole “arretrato” su tubo di prolunga a sinistra, e con pinhole “a bocchettone” sulla destra.

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L'ennesimo esempio della indubbia valenza della baionetta Nikon F Mount, di cui quest'anno ricorre
l'anniversario dei primi cinquant'anni: ottiche piuttosto che pinhole con attacco F Mount possono essere indifferentemente
montati su qualsiasi fotocamera Nikon, sia a pellicola che digitale, qui sia di formato FX che DX.

Una volta realizzato il nostro foro, possiamo valutare se inserirlo su un tappo copri bocchettone o sul retro di un tubo di prolunga per decidere con che focale lavorare. Per i primi esperimenti vi suggeriamo di cominciare con il pinhole inserito sul tappo copri bocchettone, che non solo è più semplice da assemblare, ma che naturalmente non richiede l'acquisto – a meno che già non lo si possegga – di un tubo di prolunga. Girare poi con la macchina completamente piatta, quindi con il solo copribocchettone è una comodità e un'esperienza da provare.

 
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