Satura i colori, controlla i riflessi e risulta molto utile nella maggior parte delle situazioni di ripresa. È uno dei pochi filtri che non si può simulare via software, ecco come funziona e come utilizzarlo al meglio.

A cura di Guido Bartoli

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» La gamma dei polarizzatori Nikon » I filtri Nikon a innesto per le lunghe focali
» Scurire il cielo nel paesaggio » L'effetto sulla vegetazione
» Controllare i riflessi su acqua, vetro e metallo » Paragone con il software
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Scurire il cielo nel paesaggio

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Molise - Abbazia di San Vincenzo al Volturno. © Franco Cappellari

La classica situazione di ripresa, in cui sfruttare la polarizzazione della luce per migliorare la qualità dell'immagine, è nella fotografia di paesaggio per ottenere un cielo di colore blu molto saturo, con una sfumatura digradante verso l'orizzonte.
Che si utilizzi il digitale o la pellicola a colori, il solo modo per ottenere questo effetto è il polarizzatore, in quanto l'uso di un filtro colorato cambia l'equilibrio cromatico di tutta la scena, come pure la staratura intenzionale del bilanciamento del bianco verso valori Kelvin minori.
Si sfrutta quindi il fenomeno fisico della polarizzazione: una parte della luce che viene trasmessa dall'atmosfera è polarizzata linearmente, secondo una direzione preferenziale. Quando si orienta il polarizzatore nella direzione di massima efficacia, la componente polarizzata viene intercettata dal filtro ed eliminata, con un conseguente abbassamento della luminosità del cielo rispetto agli altri soggetti.

Questo fenomeno si nota maggiormente nelle giornale limpide. Durante la mattinata o il pomeriggio, ponendosi con il sole lateralmente. L'effetto non si manifesta inquadrando controluce, mentre raggiunge il massimo rivolgendo l'obiettivo a 90° rispetto alla direzione di provenienza della luce, quando il sole inclinato a 45° sull'orizzonte.
Con il sole alle spalle o con la foschia l'effetto è notevolmente attenuato, dato che le micro-goccioline d'acqua presenti a mezz'aria depolarizzano la luce proveniente dagli strati alti del cielo.
Al pari non si riesce a scurire il cielo nelle giornate nuvolose, così come è più difficile all'alba o al tramonto.
L'effetto più scenografico si ottiene nelle giornate ventose quando sono presenti delle nuvole bianche su un cielo azzurro, che si stagliano contro il blu intenso del cielo e producono un effetto molto spettacolare.

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Abruzzo - Rocca Calascio - S. Maria della Pietà. © Franco Cappellari

In alta montagna conviene utilizzare il polarizzatore con attenzione: il suo effetto può risultare troppo marcato. Il cielo è già di un blu molto carico e con il filtro lo si renderebbe quasi nero. Eventualmente si può ruotare parzialmente il filtro controllando nel mirino o, meglio, sul display l'effetto sull'immagine.

Il polarizzatore si presta molto bene alla realizzazione di panoramiche, in quanto è in grado di modulare molto bene la sfumatura del cielo e di fornire al fogliame un colore verde molto gradevole.
L'unica avvertenza è quella di controllare bene prima del montaggio in stitch che la luminosità del cielo non sia troppo diversa nelle diverse immagini. Nel caso dell'esempio seguente è stato necessario scurire leggermente l'inquadratura centrale e maggiormente quella laterale destra per uniformarle alla sinistra, scelta come riferimento per i colori molto saturi. Senza questa ottimizzazione si vedeva nella parte destra del cielo, nel punto di unione, una macchia data dal passaggio troppo repentino fra le due luminosità. Ciò non è stato necessario nell'unione delle immagini non polarizzate.

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Il polarizzatore si presta bene alla realizzazione delle panoramiche, in quanto modula bene la sfumatura
del cielo a schiarisce la vegetazione. Come si può vedere l'effetto di polarizzazione varia con la zona fotografata:
è massimo rivolgendo l'obiettivo nella direzione a 90° rispetto al sole. Le immagini sono state eseguite sul
Lago di Molveno a fine luglio in una giornata ventosa a mezzogiorno (ora legale).

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Il polarizzatore è anche molto utile ai fini di
una successiva elaborazione delle immagini
in bianco e nero in postproduzione,
per creare immagini contrastate e pittoriche.
Le due immagini sono state riprese senza
e con il polarizzatore, successivamente sviluppate
in Capture NX2 utilizzando il Picture Control
per il Bianconero.
Per schiarire in entrambi i casi il verde è stato
poi utilizzato l'effetto Filtro Verde.
È come aver usato due filtri assieme:
uno fisico, il polarizzatore, e uno virtuale in
Capture NX2.
La schermata illustra le impostazioni di sviluppo.


 

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