a cura di Gerardo Bonomo
I nuovi flash Nikon SB-R200 sono strumenti molto flessibili: sono particolarmente adatti alla ripresa a distanza ravvicinata, ma si prestano anche per altre applicazioni. Li abbiamo provati in un ampio range di situazioni.

Cosa si può fare, e cosa no
Quali obiettivi usare La profondità di campo

 

I flash nel dettaglio

Nati per essere disposti a corolla intorno a un obiettivo, principalmente per la fotografia odontoiatrica, i flash SB-R200 hanno di conseguenza un numero guida relativamente basso, NG 10 a 100 ISO. A questo proposito ricordiamo che in ambiente digitale è possibile passare facilmente alla sensibilità 400 ISO, ritrovandoci così con un NG 20: questo significa che si può lavorare a piena potenza a 1 metro di distanza, con il diaframma chiuso a f/20 e una conseguente profondità di campo più accettabile che a f/10.

Ciascuna unità SB-R200 incorpora un Led bianco che permette una previsualizzazione del fascio luminoso in modo da valutare l'illuminazione; è una funzione utile con la pellicola, ma in fotografia digitale non è fondamentale, visto che è possibile rivedere immediatamente l'immagine scattata.

Una unità SB-R200 montata sulla basa a corredo e con la sua lampada a Led pilota accesa.
A destra il quadro comandi.


L'alimentazione è garantita da una batteria al litio da 3V tipo CR123, una soluzione che minimizza pesi e ingombri; con una batteria l'autonomia è intorno ai 300 lampi. Va considerato comunque che la batteria tipo CR123 è disponibile anche in versione ricaricabile.
Anche il Commander funziona con il medesimo tipo di batteria al litio da 3V.

Il Commander SU-800

I flash possono essere collegati
al Commander SU-800
anche a mezzo cavo, tramite
due prese disposte sui lati.

 
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