Intervista a Jesse Weinberg

A cura di: Antonio Politano

Viaggiare attraverso un obiettivo locale

 

Il punto di vista, si sa, è (quasi) tutto. In fotografia, certo, è tanto. Jesse Weinberg, giovane fotografo statunitense, ama i punti di vista degli insider, di chi vive in un posto da anni non di chi viene da fuori. E allora, da un anno, ha inventato un luogo - e cosa, se non un sito, nell’epoca del Web? – dove mettere assieme i consigli, e le immagini, degli esperti “indigeni” di molti posti in giro per il mondo. Basandosi sul principio che la propria casa può essere la destinazione un altro, il sito esplora i luoghi e le culture del pianeta, dal punto di vista, “locale”, di qualcuno che conosce veramente il posto perché ci vive. Si chiama Global Yodel, Travel Through a Local Lens e presenta testimonianze che spaziano da Reykjavík a Chiloé, da Bali a Cape Town. Dal suo rifugionell’isola di Fidalgo, di fronte alle coste dello stato di Washington, a un paio di ore da Seattle, Jesse ha accettato di rispondere a qualche domanda per spiegare ai lettori di Sguardi com’è nata la sua idea e come funziona il suo progetto. E invita tutti, con entusiasmo, a partecipare e contribuire. Seguendo la sua energia, se siete interessati, non esitate.

 

Robert Moses State Park by Laina Briedis in Long Island, New York

 

Che cosa ti ha portato alla creazione di Global Yodel? Qual è l'idea alla base, uno sguardo locale proveniente da diversi angoli del mondo?

La mia ispirazione per Global Yodel deriva dalla mia forte curiosità per il nostro pianeta e per tutti i frammenti di luoghi e culture interessanti. Non c’è niente al mondo che amo di più che viaggiare. Voglio andare dovunque. Mi piace vedere i luoghi per la prima volta. Così ho deciso di creare un forum dove le persone potessero vedere e conoscere le diverse parti del mondo, quando non potevano viaggiare. Lo scopo non è quello di sostituirsi al desiderio o al bisogno di viaggiare, ma di creare un modo con cui la gente possa conoscere il mondo ed esserne ispirata anche non potendo essere fisicamente sul luogo ad esplorare, incontrare, conoscere. Un modo per viaggiare ed esplorare quando non è possibile farlo fisicamente. Inoltre penso che sia un po’ strano il modo in cui l’industria del viaggio e i media usino spesso il punto di vista di un outsider che osserva un luogo. Uno scrittore di viaggio scrive reportage su città e cultura che sono estranee alle sue radici. Credo che questo sia un modo abusato per conoscere il mondo. A parte rare eccezioni, non ho voglia di sentire il racconto di un newyorkese sulla vita e la cultura di Milano. Voglio sapere delle culture e dei luoghi del mondo dalle persone che vivono in quel luogo. Ci vogliono anni per riuscire davvero a conoscere un’area, e chi conosce un luogo meglio di un locale? Voglio sapere di Milano (così come di New York) da una persona che ha vissuto lì per gli ultimi dieci anni. Queste persone hanno una conoscenza approfondita della cultura, dei luoghi segreti, degli avvenimenti. Credo che Global Yodel possa cambiare il modo di guardare i luoghi.

 

Unique Perspective by Brian Finke in New York, NY Two Rivers by Christian Chaize in Lyon, France

 

Come funziona esattamente? Immagini, da una parte, e qualche consiglio, dall’altra?

Noi diamo forma a uno strumento di comunicazione (foto, video, design, testi, audio) che riguarda il luogo stesso in cui vive l’autore. In più chiediamo qualche consiglio (in loco) e le risposte ad alcune domande. Tutti sono invitati a presentare dei contributi, l’indirizzo è questo: globalyodel.com/contribute.

 

Hunting Lodge by Magdalena Wosinska in Highland Park, Los Angeles

 

Sei tu che selezioni il materiale in arrivo? Sono i fotografi a contattarti? Sono soprattutto professionisti o anche fotoamatori?

Si sono io che seleziono il materiale che verrà pubblicato sul sito. Cominciamo a ricevere sempre più contributi da tutto il mondo, quindi la concorrenza sta crescendo! È molto emozionante. Direi che i fotografi che ci sottopongono i loro lavori sono per il 50% professionisti e per il 50% amatori. Global Yodel è un ottimo modo per un fotografo per promuoversi e far vedere in tutto il mondo il proprio lavoro. Il nostro pubblico sta crescendo ad un ritmo esponenziale.

 

Behind The Beverly Hills Hotel by Brad Elterman in Los Angeles, California Natalie Imbruglia by Chris Searl in Sydney, Australia

 

I fotografi che offrono il loro contributoal tuo sito devono rispondere a una serie di domande. Quali sono le domande?

Queste sono le domande che, attualmente, inviamo ai fotografi che offrono il loro contributo. Cambiano periodicamente. 1) Nome; 2) Luogo in cui si vive; 3) Luogo in cui sono state scattate le foto; 4) Puoi riassumere il luogo in cui vivi in un breve paragrafo? 5) Impiego/occupazione; 6) Preoccupazioni; 7) Qual è la giornata ideale nella tua città, paese o villaggio? 8) Il pasto ideale? 9) Se qualcuno venisse a visitare la città in cui vivi, cosa dovrebbe fare? Consigli? 10) Qual è la cosa migliore della tua città? 11) Qual è la peggiore? 12) Un piccolo aneddoto sul luogo dove vivi? 13) Dov’è il posto del mondo che preferisci? 14) Chi sono tre dei tuoi fotografi preferiti?

 

Secret Spot by Sarah Lee in Kona, Hawaii Night Light by Ivars Gravlejs in Riga, Latvia

 

Puoi gentilmente fare tre esempi di foto, storie e fotografi, che sono particolarmente significativi per lo spirito di Global Yodel?

7-11, Taipei, Taiwan, attraverso l’obiettivo del fotografo localeSean Marc Lee

38MM, Brownsville, Brooklyn, New York, attraverso l’obiettivo del fotografo localeReed Young.

Miles & Miles, Tofino, British Columbia, attraverso l’obiettivo del fotografo localeJeremy Koreski.

 

Miles & Miles by Jeremy Koreski in Tofino, British Columbia, Canada

 

Oltre ad essere il fondatore di Global Yodel, sei un fotografo. Quali sono i tuoi interessi?

Amo fotografare. Il mio lavoro quotidiano è fotografo di prodotti di un marchio di moda. Per divertimento giro film e sono un patito di Instagram (@globalyodel). Mi piace una grande varietà di fotografia, un po’ di tutto. Credo che la bellezza della fotografia risieda nella grandissima varietà di stili e di produzione. È davvero incredibile quanto sia vasto ed espressivo il mezzo fotografico. Questo è, per me, ciò che lo rende straordinario.

 

Ultima Thule by David Cooper in Shetland Islands

 

Per saperne di più:

www.globalyodel.com

www.facobook.com/GLOBALYODEL  |  www.twitter.com/GLOBALYODEL  |  globalyodel.tumblr.com

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