Di Gerardo Bonomo

Cosa vuol dire basculare
Il PC Micro-Nikkor 85mm f/2,8D Il PC Micro-Nikkor 85mm f/2,8D sul campo
La messa a fuoco - Il decentramento Il basculaggio - Il basculaggio in negativo
Fotografia ravvicinata Conclusioni

 

Il PC Micro-Nikkor 85mm f/2, 8D sul campo
Usato con fotocamere digitali con CCD formato DX il Micro Nikkor 85mm si "trasforma" in un 128mm (127,5), un medio tele utilizzabile in molti campi della fotografia.
Certamente, anche se è un obiettivo decentrabile il suo impiego elettivo non è certo nella fotografia d'architettura dove di norma si usano obiettivi decentrabili ma anche grandangolari.
Dove invece il Micro Nikkor dà il meglio di sé è innanzitutto nella macrofotografia: il suo schema ottico è infatti corretto proprio per le brevi distanze, anche se può essere tranquillamente impiegato anche per soggetti all'infinito.
Un altro impiego è nella fotografia a distanza ravvicinata e nello still life dove i suoi decentramenti e basculaggi diventano preziosi sia per il controllo delle linee cadenti – decentramento – che per estendere il piano di fuoco su oggetti posti obliquamente rispetto al piano pellicola o a distanze diverse tra loro e quindi diverse rispetto al piano pellicola/sensore.
Il decentramento e il basculaggio possono naturalmente essere usati contemporaneamente, con la sola limitazione che non è possibile incrociare per esempio un decentramento verticale con un basculaggio orizzontale, e viceversa.

Treppiede.
L'85mm può essere impiegato a mano libera se lo si usa come un tele normale, per la fotografia di ritratto, per esempio; ma va obbligatoriamente usato su treppiede quando si interviene sul decentramento e sul basculaggio: è necessario poter controllare azzeramenti e eventuali inclinazioni con una livella a bolla e spesso è necessario eseguire più scatti dal medesimo punto di vista, variando in modo micrometrico i movimenti.
Treppiede robusto e possibilmente dotato di testa a tre movimenti, ancora meglio se a cremagliera, per un controllo micrometrico anche dei movimenti della fotocamera.

Scatto a distanza.
Lavorando con una sorgente di luce continua, quindi senza l'impiego del flash, usando diaframmi molto chiusi si arriva tranquillamente a tempi di scatto molto lunghi, ed è quindi necessario l'uso dello scatto a distanza o, se non disponibile, almeno dell'autoscatto.

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