La tecnologia ha fatto passi da gigante ma la pellicola ha un passato di continui sviluppi iniziato oltre cento anni fa. Quali vantaggi offre concretamente il digitale in confronto alla vecchia e cara pellicola?

Di Valerio Pardi

Gli obiettivi della prova
Seconda prova
Verdetto unanime?

 

Basso contrasto


Il "vecchio ponte" di Rivolta
d'Adda è stato il primo soggetto per la prova comparata pellicola–digitale

Ci siamo. La strumentazione è stata scelta ed ora si inizia a fare sul serio. Per la prima fase di shooting ho scelto una scena dai contrasti moderati.
Si tratta del "ponte vecchio" in località Rivolta d'Adda (CR) che fu costruito nel 1874 in ferro e cemento ed ora sono osservabili solo alcuni resti. La giornata invernale con cielo coperto, dal tipico colore grigiastro, mi ha permesso di mettere alla prova i due sistemi in condizioni di livelli di contrasto bassi.

La prova si è svolta utilizzando lo zoom Nikon AF 35-70mm f/2.8 chiuso a f/8 utilizzato alla focale di 35mm sulla Nikon D200, mentre con la Nikon F sono state scattate due fotografie, la prima alla stessa focale e una seconda, modificando lo zoom affinché avesse la stessa copertura dell'immagine ripresa con la Nikon D200; la focale è stata di conseguenza aumentata fino a 50mm abbondanti.

Tutte le immagini sono state eseguite su treppiede avendo l'accortezza di attivare l'autoscatto per minimizzare eventuali vibrazioni prodotte accidentalmente durante la pressione del pulsante di scatto. Per quanto riguarda le riprese effettuate con la Nikon D200, ho provveduto a fissare il bilanciamento del bianco su "sole" per adeguarlo alla pellicola di confronto e la sensibilità è stata impostata al valore di 100 ISO.

Tutte le immagini sono state realizzate in NEF e successivamente trasformate in Jpeg attraverso il software Nikon Capture NX. Durante la procedura di "sviluppo digitale" sono state disattivate tutte le funzioni ausiliarie del software tranne il parametro "Auto aberrazione colore" per evitare di agevolare il risultato digitale. Gli scatti a pellicola sono stati eseguiti eseguendo un bracketing di +/- 1 stop; la pellicola è stata sviluppata presso un laboratorio professionale di Milano.

 



La conversione delle immagini Nef in Jpeg è stata effettuata attraverso
il software Nikon Capture NX senza intervenire manualmente sui parametri di elaborazione.
Sono state disattivate tutte le funzione fuorché l'Auto aberrazione colore"


Obiettivo Nikon 35-70mm f/2.8 chiuso a f/8

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Nikon F a 35mm
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Nikon F a 52mm
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Nikon D200 a 35mm

Il primo confronto è tra l'immagine ripresa con la Nikon D200 e zoom a 35mm con lo scatto eseguito alla stessa focale su pellicola. Qui sotto è presente un forte ingrandimento del particolare centrale


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A sinistra la ripresa su pellicola confrontata con lo scatto digitale a destra.
La differenza è marcatamente a favore dello scatto eseguito con la nuova tecnologia. Tale differenza mi ha
indotto a ricontrollare lo scatto a pellicola, ma anche dopo accurate verifiche e confronti con altre riprese eseguite
nella stessa situazione, il risultato non è cambiato. Ovviamente si ha una differenza marcata di angolo
di campo, molto più ampio nello scatto a pellicola per via delle maggiori dimensioni dell'area utile dell'emulsione
rispetto al sensore nel formato DX della Nikon D200

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Questo secondo confronto invece è tra lo scatto a pellicola eseguito a 52mm di focale
e la precedente immagine ripresa a 35mm con la reflex digitale.
Ora l'angolo di campo ripreso da entrambe le fotocamere è il medesimo ma ancora una volta,
il digitale (immagine a destra) offre una qualità complessiva sempre superiore.

Per quanto concerne il dettaglio il digitale vince, almeno in queste condizioni di ripresa, ma forse la pellicola può dire ancora la sua in altri campi, come la latitudine di posa e la capacità di non bucare le alte luci. Per verificare questo aspetto ho selezionato una parte della cascata dell'Adda su cui ho preso i valori colore con il contagocce di Photoshop e la palette "Info". Il punto rosso indica la zona di lettura, scelta accuratamente tra le zone più luminose dell'immagine.

Ancora una volta però la pellicola (foto a sinistra) deve lasciare il passo alle capacità di compensazione del digitale. Nell'immagine elettronica c'è più "sostanza" e le increspature dell'acqua sono meglio evidenti; nello scatto su
pellicola non si ha una zona totalmente bruciata, ma comunque le informazioni sono abbondantemente inferiori, rendendo l'acqua di un innaturale aspetto gessoso.



Successivamente, nelle stesse condizioni di ripresa, ho sostituito lo zoom Nikon AF 35-70mm f/2.8 con il Nikkor 15mm QD-C f/5.6. Questo obiettivo risale ai primi anni 70 ed è verosimile pensare che le eventuali problematiche di un'ottica tanto estrema siano evidenziate dalle capacità risolutive del sensore delle reflex digitali mentre possano passare inosservate con la pellicola.

A sinistra lo scatto su pellicola e a destra quello in digitale.
Dallo stesso punto di ripresa, le dimensioni contenute del sensore CCD nel formato DX hanno
ridotto sensibilmente l'angolo di campo di questo supergrandangolare.


Questa è la reale differenza di copertura
tra la pellicola e il sensore CCD (in rosso)

Ancora una volta, ingrandito un particolare centrale, la pellicola ha dovuto alzare di nuovo bandiera bianca.


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La differenza rimane sempre a favore dello scatto in digitale (immagine a destra).

Prima di abbandonare il campo mi sono dedicato ad un altro interessante confronto; ovvero il classico Nikon AF 35-70mm f/2.8 con il recente Nikon AF-S 18-200mm f/3.5-5.6 VR IF ED DX G. Le differenze tra i due obiettivi sono molteplici. Il primo, pur risalendo ad un progetto di diversi anni fa, vanta una luminosità massima elevata e, cosa ancor più importante, una limitata escursione focale, pari a 2x, che ha reso più facile la progettazione dell'ottica e il contenimento delle aberrazioni. Il Nikon AF-S 18-200mm invece è un obiettivo estremo; ha un'escursione focale di 11x e sfrutta tutte le più recenti tecnologie ottiche, dall'utilizzo di vetri ED al sistema di riduzione delle vibrazioni VR. Sulla carta la sfida la dovrebbe far vincere a mani basse lo zoom dall'escursione focale minore ma alla prova dei fatti, il risultato è di quelli che desta più di una sorpresa!


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Ad un primo raffronto le differenze non erano visibili. Aumentando l'ingrandimento si nota un
leggerissimo vantaggio dello zoom 35-70mm (foto a sinistra) ma, ripeto, solo a livelli di ingrandimento
pari ad una stampa la cui base sarebbe di circa 2m!

Infine faccio notare anche il perfetto lavoro effettuato dal software Nikon Capture NX per quanto concerne l'eliminazione dell'aberrazione di colore visibile nel raffronto qui sotto tra lo scatto a pellicola (a sinistra) e quello digitale (a destra) ad un ingrandimento rispettivamente del 500% e 700%!.

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