Nell'era dell'autofocus dotarsi di uno schermo di messa a fuoco vecchio stile, con tanto di stigmometro ad immagine spezzata e corona di microprismi, può sembrare quanto meno folcloristico, ma proprio per la possibilità dei corpi Nikon di utilizzare le classiche ottiche Nikkor manual focus, può trasformarsi in un prezioso ed insostituibile aiuto per il fotografo esigente

A cura di Valerio Pardi

Introduzione L'era moderna
Arriva il Katzeye Cosa cambia
Come funziona Il montaggio
Campi d'utilizzo Davvero indispensabile?

 

Il montaggio

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Arrivato il pacco con il prezioso contenuto, non resta che montarlo sulla fotocamera. A qualcuno potrà sembrare complesso dover mettere mano alla propria reflex, ma assicuro fin da ora che la procedura è di estrema semplicità, almeno per il modello Nikon D200 che ho testato. Tuttavia, se qualcuno non se la sentisse di farlo lo stesso, Katzeye offre un servizio di montaggio per 50 dollari aggiuntivi, più il costo della spedizione della fotocamera. Questo servizio comprende, oltre il montaggio, anche l'allineamento del vetrino di messa a fuoco con i riferimenti nel mirino, il controllo della calibrazione della messa a fuoco manuale e la completa pulizia del box specchio e dell'area dello schermo di messa a fuoco. Non viene invece pulito il sensore, il pentaprisma o modificata la calibrazione del sistema di messa a fuoco automatica.

In caso di scelta del servizio di montaggio in contemporanea con l'ordine di uno schermo di messa a fuoco, Katzeye offre uno sconto sul totale pari al 5%, calcolato automaticamente al momento del checkout. Nel caso si proceda da soli, invece, Katzeye, al momento dell'acquisto, invia per mail un link da cui scaricare un documento in formato Pdf con le indicazioni e i passaggi da eseguire per un corretto montaggio dello schermo.

La procedura è semplice e richiede solo un minimo di attenzione e di delicatezza durante le fasi clou dell'operazione. Le istruzioni guidano passo passo fino al termine del montaggio, spiegano chiaramente le procedure da compiere. L'operazione richiede all'incirca 15 minuti, che possono anche dimezzarsi se si prende la mano con i vari passaggi.

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Si parte con la fotocamera senza obiettivo. Non è necessario rimuovere
la batteria ma può essere consigliabile: in questo modo si evita di accendere
la fotocamera accidentalmente e far scattare l'otturatore, con conseguente
danno per lo specchio nel caso si stia lavorando in prossimità
dello schermo di messa a fuoco.
Occorre disporre di un ambiente ben illuminato e un po' di pazienza.
Non sono richieste abilità particolari.

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Gli strumenti utilizzati per il montaggio sono:
una pinzetta, un cacciavite e uno stuzzicadente

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La prima procedura risiede nell'individuare lo sblocco del telaio che tiene
nella sua sede lo schermo di messa a fuoco. Per iniziare può essere
indicato prendere confidenza con lo stuzzicadenti di legno, più delicato
rispetto alla lama del cacciavite in metallo.

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Lo sblocco è di facile individuazione nella fessura lasciata
dalle spugnette del box specchio

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Per sganciare il telaio occorre uno strumento più robusto dello stuzzicadenti:
un cacciavite o una punta di biro metallica sottile può andare bene

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Lo sgancio si effettua turando verso l'esterno e successivamente verso
il basso la parte di telaio visibile

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Effettuata l'operazione di sgancio, il telaio rimane abbassato e lo schermo
di messa a fuoco si abbassa automaticamente.

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Durante questa operazione può succedere che un altro sottile telaio di ottone
scenda assieme allo schermo di messa a fuoco originale

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Prima di procedere con l'estrazione dello schermo è quindi necessario
riportare nella propria sede questo telaio

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Quando lo schermo di messa a fuoco rimane libero si può procedere

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Con una pinzetta si aggancia lo schermo e lo si estrae delicatamente

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L'estrazione è compiuta!

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I due schermi a confronto: evidente la presenza dello stigmometro
centrale e della corona di microprismi nel modello Katzeye

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Con la stessa pinza si prende lo schermo
Katzeye e si inizia la procedura inversa

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Per evitare che il telaio di ottone ricada verso il basso, può essere utile
tenere la fotocamera con il pentaprisma leggermente inclinato verso il basso

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Ora occorre posizionare lo schermo correttamente

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Lo schermo di messa a fuoco deve rimanere nella posizione in cui lo si lascia, esattamente con la stessa inclinazione
che aveva lo schermo originale dopo averlo sganciato dal telaietto di ritenzione

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Spinto lo schermo nella propria sede, occorre bloccarlo con il telaio

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Per questa operazione è necessario uno strumento piuttosto sottile e rigido

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Il movimento da effettuare questa volta è più semplice: basta spingere
verso il basso (o verso l'alto in base a come si tiene la fotocamera)
un lato del telaio fino ad udire un leggero "click".

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Se l'operazione è andata a buon fine, capovolgendo la fotocamera il
nuovo schermo resterà in posizione e si potrà passare alla fase di collaudo

 
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