Il digitale può esprimersi ai massimi livelli anche nelle situazioni di ripresa apparentemente meno indicate e difficili da gestire come la fotografia notturna. Bastano pochi e semplici accorgimenti per entrare in un nuova dimensione creativa della fotografia e spremere fino in fondo la propria attrezzatura fotografica

a cura di Valerio Pardi


Difetto di reciprocità
Sensibilità elevate
Dark Frame Alla prova dei fatti
Il dark classico Rumore e sensibilità - Conclusioni

 

Sensibilità elevate

Arrivati a questo punto, il digitale ha pareggiato il conto con la pellicola in fatto di pose lunghe e in situazioni di scarsa luminosità; ma le possibilità del digitale sono solo all'inizio. Ricordo inoltre che una fotocamera digitale, reflex o compatta che sia, a differenza di un rullino fotografico, può variare la propria sensibilità da una foto all'altra e adattarsi ad ogni situazione di ripresa. Sarà quindi possibile selezionare la sensibilità più indicata in base al risultato che si vuole raggiungere o per ottenere l'effetto desiderato. Si utilizzerà una sensibilità elevata per poter sfruttare tempi di posa rapidi per congelare i movimenti anche in situazioni di scarsa illuminazione, o il contrario per ottenere la massima qualità e cancellare gli oggetti in movimento durante la posa. Ovviamente il treppiede è un accessorio indispensabile (e non dovrebbe mancare nemmeno per le riprese effettuate di giorno) così come uno scatto remoto, a filo o wireless, è di estremo aiuto per limitare il problema delle vibrazioni generate durante la pressione del pulsante di scatto, anche quando la fotocamera è saldamente ancorata ad un robusto treppiede.

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Per mantenere la massima stabilità è bene evitare di estendere tutta la colonna del treppiede;
meglio alzare le gambe fino a trovare l'altezza adeguata alla ripresa

Anche se la fotocamera è saldamente ancorata a un treppiede, premere il pulsante con la mano potrebbe
introdurre vibrazioni; meglio dotarsi di uno scatto remoto in grado di far partire l'otturatore senza provocare tremolii.

Di seguito una serie di immagini riprese con un corpo Nikon D200 e obiettivo Nikon AF 24mm f/2.8D a sensibilità via via crescente, partendo dai canonici 100 ISO fino al massimo concesso dalla fotocamera: H1, ovvero l'equivalente di 3.200 ISO. Tutte le immagini sono state scattate chiudendo il diaframma dell'obiettivo a f/22 per cercare di prolungare il più possibile la posa. Con pose nell'ordine di 30s non è stato necessario neppure attivare la funzione di riduzione del rumore per le pose lunghe.

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100 ISO 30s f/22    
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200 ISO 15s f/22    
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400 ISO 8s f/22    
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800 ISO 4s f/22    
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1600 ISO 2s f/22    
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H1 ISO 1s f/22    

 
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