Il sistema Nikon CLS è estremamente versatile nella regolazione della luce e nell'impostazione di ogni singolo flash. Per sfruttare al massimo queste caratteristiche Agnos ha realizzato, in stretta collaborazione con Nital su originario progetto di Giuseppe Maio, un accessorio che rende i flash Nikon imbattibili nell'illuminazione dei soggetti difficili: la staffa Scorpion. Il sistema sarà sicuramente apprezzato tanto in macrofotografia scientifico/tecnica che naturalistica, ambiti dove è necessario passare da una luce priva di ombre a una più tridimensionale, per adattarla al meglio al soggetto.


» Oltre l'anulare » Applicazione in settori "difficili"
» Esempio di applicazione in fotografia odontoiatrica » Versatile anche nella macrofotografia tradizionale
» Vantaggi del sistema Nikon CLS » Facile adattabilità

 

Vantaggi del sistema NikonCreative Lighting System CLS

Tutto il sistema si basa sulla filosofia wireless CLS di Nikon che consente di:

  • comandare diversi flash Nikon in TTL esteso o altre modalità senza l'ausilio di alcun cavo di collegamento
  • decidere la modalità di utilizzo (scegliendo tra manuale, automatica e TTL)
  • impostare eventuali starature intenzionali dell'esposizione

il tutto senza intervenire direttamente sui pannelli di controllo dei singoli flash.

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Utilizzati in accoppiata
al Commander SU-800 tanto gli SB-R200 che
gli SB-800 e SB-600 possono essere remotati assegnando tre distinti gruppi, ciascuno con diverse impostazioni.


Per ottenere il meglio dal sistema, va innanzitutto compresa la differenza tra gruppi e canali: ogni flash Nikon può essere selezionato tra tre gruppi distinti, A, B, e C, e quattro canali distinti, 1, 2, 3 e 4.

Normalmente i canali sono necessari quando sono al lavoro più fotografi contemporaneamente, ciascuno con i suoi flash, in modo che ciascuno possa decidere liberamente i suoi gruppi. Questi potrebbero essere identici a quelli di un altro fotografo ma, scegliendo di lavorare per tutti i gruppi su un canale univoco, ogni singolo fotografo fa in modo che i suoi flash emettano il lampo solo quando è lui a scattare.

In pratica si fa’ così.
Il fotografo Rossi si assegna il canale 1 e assegna quel canale su tutti i suoi flash, oltre che sul Commander SU-800 eventualmente impiegato o nel pannello di controllo delle impostazioni flash integrato della sua fotocamera; il fotografo Bianchi, ha un'attrezzatura identica e si assegna il canale 2. Da questo momento le regole valgono sia quando si lavora da soli che insieme ad eventuali altri fotografi.

Si può quindi decidere, avendo due flash, di assegnarne uno al gruppo A e l'altro al gruppo B, mantenendo rigorosamente identico il canale per entrambi. In questo modo si gestiscono in modo differenziato i due flash, per esempio attivandone uno solo o entrambi, oppure facendone lavorare uno in TTL e l'altro in manuale. Oppure facendone lavorare uno in TTL con una staratura intenzionale dell'esposizione di -3 stop e l'altro sempre in TTL ma a +3 stop.

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Gli SB-600, SB-800 e SB-R200 possono essere remotati in diversi modi:

  • utilizzando come Commander il flash integrato nella fotocamera (verificare la compatibilità della propria Nikon DSRL)
  • utilizzando come Commander un flash SB-800 montato sulla slitta portaflash della fotocamera
  • utilizzando il Commander SU-800

Qui vediamo un particolare del display di un flash SB-800 utilizzato come Commander, con i tre gruppi A, B e C distinti, oltre al comando separato del lampo dello stesso SB-800, contraddistinto da una M (è il primo in alto elencato nel display).

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Come appare nel display di una D80 la gestione del pilotaggio flash.
In questo caso il flash integrato oltre a pilotare i flash distaccati della fotocamera lavorerà in TTL; il gruppo di flash attivati su A lavoreranno in TTL, con una staratura intenzionale dell'esposizione di +3; il gruppo flash attivati su B lavoreranno in TTL, con una staratura intenzionale dell'esposizione di -3.

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Uno scatto aperto in Nikon ViewNX eseguito con Nikon D300 e Micro Nikkor 60mm f/2.8, due flash SB-R200 e Staffa Medical Close-Up Scorpion.
Dati di scatto: f/16 a 1/200 e 200 ISO, un flash è stato impostato su Manuale con potenza a 1/8, l'altro a 1/32 della potenza con una staratura intenzionale di -1/3 di EV.

Si può anche "appropriarsi" temporaneamente di un flash di un collega, impostando sulla fotocamera o sul Commander SU-800 lo stesso gruppo e canale. Assegnando allo stesso gruppo due o più flash, lavoreranno tutti allo stesso modo e potranno essere attivati o esclusi contemporaneamente.
Ogni singolo canale e ogni singolo gruppo possono supportare un numero teoricamente infinito di flash. È come dire che ogni gruppo o canale è una persona che parla e che può essere ascoltata da tutte le persone intorno a lui in grado di udirla.
Unico limite è la distanza che va, a seconda dei modelli, fino a 4m o fino a un massimo di 20 metri in base alle condizioni operative.

Tutte le assegnazioni di gruppi e canali si fanno una prima volta e, contemporaneamente, sui flash e sul SU-800, oppure sulla macchina o sul flash innestato sulla macchina (deve essere il suo flash incorporato o un SB-800).
A seconda del tipo di fotocamera impiegata si può utilizzare anche il suo flash incorporato in grado di gestire contemporaneamente, oltre al suo stesso lampo, quello di altri due gruppi, A e B. Per avere più gruppi, quindi anche la C, bisogna utilizzare indifferentemente o l'SB-800 o l'SU-800 ricordandosi, di quest’ultimo, di attivare le estese potenzialità dal selettore posto nel vano batteria. Da questo momento in poi tutte le modifiche di impostazioni avvengono dalla macchina, senza intervenire sui flash al lavoro; a meno che non si decidano cambiamenti sostanziali, come per esempio portare due flash che erano stati selezionati uno per il gruppo A e l'altro per il gruppo B, nello steso gruppo B o A o entrambi trasferiti nel gruppo C.
 

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