Nel primo confronto, le immagini su supporto analogico hanno dovuto cedere il passo a favore delle foto ottenute con le moderne DSLR. Questa volta cambiamo i parametri di confronto, per cercare di fugare qualsiasi dubbio possa essere ancora rimasto e vedere i veri limiti di entrambe le tecnologie. Chi vincerà?

Di Valerio Pardi

La metodologia della prova Gli strumenti utilizzati
Nuovo confronto analogico vs digitale Il digitale si scontra con il digitale, ovvero 10 Mpixel, 6 Mpixel o pellicola?
La pellicola al microscopio Il verdetto è unanime?

 

Nuovo confronto analogico vs digitale

Come nella prova precedente, la prima sessione è dedicata a immagini a basso contrasto.
Per i dettagli relativi alla realizzazione degli scatti vi rimando alla precedente Experience.
In questa pagina vedremo, invece, di confrontare i nuovi risultati ottenuti con lo scanner Nikon Coolscan 5000 ED e verificare se l'utilizzo di questo modello abbia portato a qualche giovamento per i risultati su pellicola.


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Da sinistra a destra, rispettivamente lo scatto su pellicola a focale 35mm,
a pellicola a 50mm (35mm x1,5x) e l'immagine ottenuta con la Nikon D200


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Il primo confronto mette di fronte gli scatti ottenuti alla medesima focale (35mm)
con la pellicola (a SX) e con la D200 (a DX). Sebbene si noti un sensibile
miglioramento rispetto alla scansione precedente, la differenza a favore
dello scatto in digitale rimane comunque evidente


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Il secondo confronto vede faccia a faccia le due immagini ottenute con lo stesso angolo di campo.
A sinistra la fotografia realizzata su pellicola con lo zoom a focale 50mm per compensare le differenza
di formato tra la pellicola e il sensore DX della Nikon D200, più piccolo di circa un fattore 1,5x e a destra
la stessa immagine precedente, realizzata con la D200 con lo zoom a 35mm di focale. La pellicola ora mostra
le sue massime potenzialità, evidenziando un netto miglioramento rispetto alle scansioni effettuate con uno
scanner di fascia media; tuttavia il divario con lo scatto in digitale, per quanto concerne sia il dettaglio
che la sensazione di nitidezza rimane lampante.

Faccio notare che per lo scatto realizzato con la Nikon D200, i valori di nitidezza impostati durante la conversione del file NEF sono stati settati sul valore "normale", mentre per la scansione mi sono affidato all'impostazione standard dello scanner. Ovviamente l'immagine a pellicola potrà essere elaborata in un secondo momento per cercare di evidenziare meglio i dettagli, comunque presenti nella scena, ma è da considerare che lo stesso procedimento potrà essere applicato all'immagine ottenuta con la D200, ristabilendo di fatto lo stesso rapporto qualitativo tra le due immagini.


Nikon F

Nikon D200

La seconda prova ha visto invece la realizzazione di un'immagine con contrasti più elevati. L'ottica utilizzata in questo caso è stato un ottimo Nikon AF DC 135mm f/2. Le due immagini sono state realizzate a distanza diversa per mantenere quanto possibile i rapporti tra soggetto ripreso rispetto ai lati del fotogramma simili. Ovviamente ci sarà un leggero cambio di prospettiva tra i due scatti, ininfluenti però per lo scopo del test. Lo scatto su pellicola, inoltre, si avvantaggia di una distanza dal soggetto decisamente inferiore (di circa 1,5 volte) rispetto allo stesso scatto realizzato con la D200, questo per annullare i diversi rapporti di ingrandimento provocati dal sensore della digitale di dimensioni inferiori rispetto alla pellicola da 35mm.


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Lo scatto su pellicola
...e quello in digitale
   
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Anche in questo caso la foto su pellicola (a SX) mostra un livello di dettaglio inferiore rispetto
allo scatto in digitale (a DX). Tuttavia, rispetto alla scansione precedente, questa effettuata con lo scanner
Nikon Coolscan 5000 ED mostra una quantità superiore di informazioni nella zona delle alte luci
(merito della conversione A/D a 16 bit), seppur inferiori comunque alla stessa zona ripresa con la D200.
Valgono quindi i giudizi già espressi per la prima Experience tra analogico e digitale.

Risulta ora evidente che uno scanner di qualità superiore porti ad un risultato di maggior qualità per la pellicola, ma comunque sempre inferiore rispetto a ciò che si può ottenere con una digitale. È lecito domandarsi quindi, se davvero queste siano le prestazioni possibili dalla classica emulsione e se anche fotocamere digitali di classe inferiore alla Nikon D200 possano competere con le fotocamere "analogiche" 35mm. A queste domande cercherò di dare una risposta con il prossimo test.

 
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