Altitudine, longitudine, latitudine ed ora UTC integrati in ripresa nei metadati file

Il modulo GPS Nikon GP-1 è compatibile ad oggi con le reflex digitali Nikon serie D3, serie D2, D200, D300, D700 e D90.

A cura di Gerardo Bonomo

» Perché georeferenziare
» Come funziona il GPS
» Il Nikon GP-1 » La connessione del GP-1
» I connettori non sono tutti uguali
» Le impostazioni della fotocamera: attivare/disabilitare il GP-1 insieme all'esposimetro, cosa conviene fare?
» La schermata di “Posizione”: come trasformare la propria Nikon in un vero e proprio GPS » Sul campo
» La precisione dell'unità e la velocità massima di connessione » Dopo lo scatto, Nikon Transfer e Nikon View
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» GP-1 e Coolpix P6000 » Conclusioni

 

GP-1 e Coolpix P6000

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Abbiamo provato di recente la Coolpix P6000 in una eXperience dedicata, e naturalmente ci sembrava ragionevole un confronto fra il GPS integrato nella P6000 e l'unità Nikon GP-1. Sono due sistemi naturalmente diversi, la P6000 beneficia del fatto che il GPS è integrato, il GP-1 che può essere reso compatibile con molti modelli di DSLR.
Attivati nello stesso momento e nelle stesse condizioni la Coolpix P6000 ha richiesto più tempo per allacciarsi la prima volta ai satelliti, ma dopo averli agganciati e riuscita a mantenere il contatto con la stessa velocità e frequenza dell'unità GP-1.
Sul fronte della precisione dei due sistemi abbiamo scattato un'immagine con ciascuna unità nello stesso punto, e nella zona di Venezia dove c'è grande visibilità di cielo, Piazza San Marco; alla fine le georeferenziazione sono risultate pressoché sovrapponibili.

 

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Le due immagini scattate con Coolpix P6000 e Nikon D700 con GP-1 affiancate con i metadati ingranditi:
la P6000 non dà il riferimento di altitudine, mentre i dati di longitudine e latitudine sono quasi sovrapponibili.

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I segnalini delle due immagini scattate con le due unità visualizzati in Nikon ViewNX.


Conclusioni

Il GP-1 ci ha convinto sotto tutti i punti di vista: piccolo, leggero, autoalimentato, compatibile con la maggior parte delle DSLR di Nikon, con un tempo di aggancio medio dei satelliti più che accettabile a freddo, prodigioso nell'aggancio a caldo.
Con gli strumenti di visualizzazione disponibili abbiamo verificato un'ottima precisione, non al centimetro, naturalmente, ma questo per una serie di variabili comuni a qualsiasi unità GPS di tipo civile.
Il fatto che la maggior parte delle DSLR prosumer e professionali sono weatherproof fa meglio comprendere l'attenzione con cui Nikon ha reso weatherproof anche il GP-1 e le connessione dei vari cablaggi.
Complice il freddo polare di questo periodo abbiamo rilevato piuttosto duro e ingombrante il cavo di connessione, soprattutto quando il GP-1 è inserito sulla slitta portaflash.
Ma grazie al fatto che il GP-1 non deve necessariamente essere posizionato in orizzontale per guadare i satelliti – mancandogli la bussola integrata – ma può anche essere agganciato alla cinghia a tracolla della fotocamera con l'apposito accessorio a corredo, suggeriamo di portare il GP-1 agganciato alla cinghia e non alla slitta portaflash, anche perché quando posizionato sulla slitta inibisce l'apertura del flash incorporato della fotocamera, oltre alla connessione diretta di eventuali lampeggiatori esterni Nikon SB.
Da non dimenticare, infine, che il GP-1 è fornito anche di una presa mini-USB per la connessione a un portatile; come da descrizione contenuta nel manuale di istruzioni a corredo del prodotto, Nikon rilascerà informazioni in merito attraverso il Sito di Supporto europeo.

 
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