Mosso e micromosso
L'uso del treppiedi non basta comunque a scongiurare
il mosso e il micromosso: il treppiedi innanzitutto
deve esser di ottima fattura e dotato di una testa
proporzionale al peso fotocamera/obiettivo: deve inoltre
essere rispettato il baricentro obiettivo/fotocamera
e quindi quando si usa per esempio il Micro Nikkor
200 lo stesso andrà assicurato alla testa dei
treppiede grazie all'apposito attacco filettato, e
non la fotocamera.
Una volta resa solidale e bilanciata la fotocamera
al treppiede è la volta delle precauzioni durante
lo scatto, soprattutto quando si lavora con tempi
lunghi ma non lunghissimi, come i tempi che vanno
da 1/100 di sec. fino a 2 sec.: oltre il problema
del micromosso diminuisce di importanza. Il micromosso
può innanzitutto essere causato dalla pressione
diretta sul pulsante di scatto: usare quindi sempre
scatti a distanza quando possibile (Nikon D70 e D70s
con scatto a distanza senza filo – la D70 anche
con scatto a distanza a filo -) e l'alzo intenzionale
dello specchio, altro responsabile di eventuali micromossi.
Parlando sempre di Nikon D70 e D70s, poiché
manca il comando di sollevamento manuale dello specchio,
quando non si lavora con il flash si suggeriscono
tempi di scatto più lunghi dei 2 sec. di posa.
Mentre sarebbero da evitare, anche su treppiedi, i
tempi intermedi da 1/125 fino a 1 sec che sono tempi
in cui la possibilità di registrare il micromosso
causato dall'alzo intenzionale dello specchio è
molto elevata.
Lo scatto a distanza MC-DC1 compatibile con
la Nikon D70S.
L'estensione della nitidezza
Per aumentare la zona nitida del soggetto nella terza
dimensione, quindi nella profondità, si deve
progressivamente chiudere il diaframma; in questo
modo grazie a una legge ottica, la zona di nitidezza
si estende progressivamente anche sul piano anteriore
e posteriore a quello focheggiato, per la precisione
1/3 verso il piano anteriore e 2/3 verso il piano
posteriore. Per sfruttare quindi appieno la profondità
di campo è quindi necessario focheggiare leggermente
"più indietro" rispetto alla distanza
intermedia tra i due piani minimo e massimo all'interno
dei quali si vorrà tutto il soggetto a fuoco.
Se un oggetto "profondo" 3 cm. Si trova
a 25 cm di distanza dalla lente frontale, bisognerà
quindi focheggiare a 26cm per poter beneficiare –
in base al diaframma selezionato – della miglior
distribuzione della profondità di campo, che
in questo caso si estenderà quindi da 25 fino
a 28 cm.
Un’immagine eseguita con il PC Micro
Nikkor 85mm a f/30 senza basculaggi: il piano
di fuoco
NON si estende perfettamente lungo
tutto il soggetto
Dallo stesso punto di vista ma con il PC Micro
Nikkor basculato: la nitidezza migliora
decisamente sia nella parte anteriore e posteriore
del soggetto che lungo la fiancata.