Di Mauro Minetti

3. Dimensione immagine
5. Formato di registrazione 6. Registrazione
7. Cornici 8. Trasformazione in bianco e nero
9. Riepilogo flusso di lavoro 10. Conclusioni

 

Prepariamo l'immagine
Prima di registrare il file nel formato JPG però, dovremo elaborarlo nei vari aspetti, utilizzando un software di fotoritocco.

Teniamo presente che in un’elaborazione per il web possiamo agire con più vigore su qualsiasi controllo, contrariamente ad una correzione per la stampa dove andremo invece a compromettere le sfumature ed altri aspetti importanti della nostra immagine.

Per prima cosa occorrerà controllare se l’esposizione del fotogramma (file digitale) sia da correggere in sovra o sotto esposizione, tramite il menù IMMAGINE - REGOLAZIONI - CURVE.


Per fare questo, sarà sufficiente trascinare il centro del grafico verso la parte alta per aumentare l’esposizione, oppure verso la parte bassa per diminuire il grado di luce che lo ha impresso.

In questo modo agiremo sulle tonalità medie della gamma presente, senza compromettere drasticamente l’esposizione delle alte luci o delle ombre.

Dopo aver controllato l’esposizione, occorrerà accentuare il contrasto per migliorare anche la nitidezza generale dell’immagine, con lo stesso controllo delle curve utilizzato per la correzione dell’esposizione.

Spostando il grafico nella parte bassa verso il centro otterremo delle ombre più marcate, mentre intervenendo nella parte alta aumenteremo il valore delle alte luci.

Questa disposizione del grafico aumenterà automaticamente il contrasto dell’immagine, rendendola anche più nitida, senza necessariamente obbligarci a dover intervenire con una maschera di contrasto che, se da un lato migliora il grado di nitidezza percepito, dall’altro può causare l’amplificazione del “rumore” generato dal sensore nei casi in cui la sensibilità ISO sia diversa dalla minima consentita (effetto grana), o utilizzata (nel caso si tratti di una scansione da pellicola).

Questo tipo di grafico, variabile a seconda della quantità presente di alte luci ed ombre, aiuta a rendere l’immagine più tridimensionale ed allo stesso tempo più satura nei colori.

Dopo aver regolato a piacere il contrasto e l’esposizione generale dell’immagine, possiamo ancora intervenire con altre regolazioni o correzioni, tipo tagli, clonazioni di particolari, pulizia di eventuali macchie dovute a polvere sul sensore, occhi rossi, ecc..

La tecnica della clonazione è la più utilizzata per eliminare tracce di polvere o graffi dall’immagine acquisita.

Con l’apposito strumentoclone” (raffigurato dal simbolo di un timbro, nella palette degli strumenti di correzione) andremo a scegliere il punto più prossimo alla zona da correggere, mantenendo premuto sulla tastiera il tasto “alt” (opzione) prima di cliccare con il mouse nel punto desiderato. In questo modo indichiamo al software quali siano i pixel da copiare” per correggere la zona interessata.

Scegliendo una dimensione di pennello” adatta alla dimensione (risoluzione) del nostro file, indicheremo anche quanti pixel devono essere copiati.

Il passaggio successivo consiste nel posizionarsi sulla zona da correggere e, mantenendo premuto il mouse, andremo a cliccare sulla macchia di polvere o trascinare (con il tasto del mouse premuto) sull’imperfezione da coprire. Con qualche prova ed un po’ di allenamento risulterà molto facile applicare tale tecnica in molteplici occasioni.

E’ chiaro che le tecniche di correzione possono essere anche di altro tipo, selettive, su canali, ecc…, ma tra tutte, questa è da considerarsi la più semplice e veloce.

 

 

 

 

 

 
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