Videoteca

A cura di: Antonio Politano

Web e fotografia

Il Web è un contenitore, per definizione. Sono infiniti i materiali che riguardano la fotografia, e davvero senza fine la serie che si può costruire per successivi clic e link. Qui di seguito, per il numero 100 di Sguardi, proviamo a indicarne alcuni, in ordine sparso ed eterogeneo oltre che inevitabilmente non esaustivo. Si va dai miti Magnum Photos e National Geographic a maestri della fotografia italiani e stranieri come Cartier-Bresson Berengo Gardin, dalla serie "Foto, Storie di un istante" di ARTE France a quella "Fotografi" di Sky Arte HD, dai documentari storici ai web-documentary di oggi, dal ricco canale video dell'Associazione Fotografi Italiani Professionisti alla raccolta di preziosissimi e (quasi) onnicomprensivi tutorial del funambolico Roberto Tomesani. L'invito è a esplorare e vedere, ascoltare, osservare. Benvenute, naturalmente, le segnalazioni per futuri allargamenti e aggiornamenti. Intanto, e molto sommariamente, un primo inizio di catalogo (con circa 200 link) è questo.
 

 

L'evoluzione dell'agenzia Magnum Photos fondata nel 1947, nel documentario a più voci "The Changing of a Myth", con la presenza e testimonianza di molti Magnum Photographers, ripresi a volte in azione, da Philip Jones Griffiths Martin Parr, fino a un'apparizione di Henri Cartier-Bresson. Un po' datato (1999), ma assolutamente istruttivo.
 

 

A proposito di Henri Cartier-Bresson, il campione dell'"istante decisivo" è il primo attore di molti documentari e video: il più approfondito è Just Plain Love / L'amour tout court; poi segnaliamo, tra gli altri, The Decisive Moment e A Day In The Life oltre al minuto e mezzo di cinegiornale d'epoca con HCB in azione mentre fotografa per strada.
 

 

Street photography e daily life sono al centro di Vivian Maier Photographer Extraordinaire, dodici minuti su vita, lavoro e mistero di una bambinaia a tempo pieno e fotografa nei momenti liberi, scoperta casualmente solo dopo la sua morte.
 

 

Reporter in prima linea, e di prima grandezza, sono James NatchweySebastião Salgado. Di Nachtwey segnaliamo l'abbondante ora e mezza dell'ormai classico War Photographer; i venti minuti di intervento del suo TED Talk (in occasione dell'accettazione del TED Prize) e A scene from real life girato sul campo.
 

 

Le immagini e il racconto di Sebastião Salgado animano un altro TED Talk 2013; e il trailer ufficiale del film Il sale della terra restituisce il senso dell'operazione fatta con Wim Wenders e il figlio Juliano Ribeiro, mentre altre clip propongono frammenti significativi estratti dal film come Sierra Pelada, I Tarahamaura, Yugoslavia o La balena.
 

 

Un'importante produzione Giart Visioni d'arte, in collaborazione con Contrasto, è la serie sulla Fotografia Italiana, con interviste a Mimmo Jodice, Franco Fontana, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico.
 

 

Malgrado abbia vent'anni, Grandi Fotografi rappresenta ancora una sufficiente introduzione all'universo National Geographic. Un altro video National Geographic The Last Roll of Kodachrome, con Steve McCurry protagonista (qui più fotografo che star), narra il tramonto dell'era della pellicola. Partendo dalle foto di McCurry, Cooperative of Photography ha costruito un essenziale e didascalico breviario di regole compositive.
 

 

Due fotografi del National Geographic, a loro modo estremi, raccontano mirabilmente luoghi tra i più selvaggi del pianeta. Michael Nick Nichols, la grande natura di Mother Africa e i suoi abitanti millenari, da leoni ed elefanti ai pigmei.
 

 

Paul Nicklen, invece, narra la vita ai Poli, in Artide Antartide, di orsi, pinguini, foche e qualche volta uomini, in immagini prese a volte a pochi centimetri dai propri soggetti.
 

 

Vogue Masters, una collezione di appuntamenti di valore sull'arte e la creatività prodotti da Vogue Italia e trasmessi da Sky Arte: dodici incontri curati dalla photo editor di Vogue Italia e L'Uomo Vogue Alessia Glaviano, su temi come Scatti di strada, L'amore e il suo contrario e L'arte del narrare, Scenari di cinema, Diari di viaggio, con - tra gli altri - Christian AndersonDonna FerratoAlessandro ImbriacoAlex Webb, Teun Van Der Heijden, Douglas Kirkland, Stanley Greene.
 

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Altri Vogue Masters sono dedicati a fotografi come David Alan Harvey, Franco Pagetti, Bruce Weber.

Il primo è anche il protagonista del Micro Documentary realizzato da Galeria 64.
 

 

Il canale video dell'Associazione Fotografi Italiani Professionisti (AFiP International, che raccoglie e rappresenta operatori della comunicazione visiva che progettano e realizzano immagini fisse e/o in movimento: fotografi, direttori della fotografia, videomaker) offre la registrazione di molti incontri di quella che si propone come la "Casa dei Fotografi" con la propria continua offerta di occasioni culturali. Qui, invitando a esplorarne i contenuti e la qualità, ne segnaliamo solo alcuni. Come la "lectio magistralis di fotografia e dintorni" tenuta da Mimmo Jodice (introdotta da Lella Costa e stimolata da Daniele Bresciani); o la presentazione del libro di Lisetta Carmi "Ho fotografato per capire", a cura di Giovanna Chiti, edito da Peliti Associati, con la partecipazione dell'autrice e della curatrice, oltre che di Mario Peliti e Toni Thorimbert). E ancora la serie di tre interventi sulla "Consapevolezza della fotografia" tenuti da Maurizio Rebuzzini e la conversazione con Giovanna Calvenzi sulla storia del Premio Ponchielli giunta al suo decimo anno, stimolata da alcuni vincitori del Premio e moderata da Michele Smargiassi.
 

 

Il sito On the road propone una ricchissima collezione e proposta di video attorno alla fotografia, interviste, incontri, approfondimenti, presentazioni, conferenze, letture. Di autori come David Alan Harvey Francesco Cito, Paul Strand Mary Ellen Mark.
 

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La serie "Fotografi" di Sky Arte HD è arrivata alla sua terza stagione. Di seguito, segnaliamo alcuni titoli: da "Amoreamaro" dedicato a Letizia Battaglia ad "Anima russa" su Davide Monteleone, da "La ricerca dell'assoluto" di Giovanni Gastel al "Mondo Cafonal" di Umberto Pizzi, dalla tensione verso l'essenza di Paolo Pellegrin, al "situazionista", come si autodefinisce, Oliviero Toscani.
 

 

Una puntata di Blow Up, scritta e condotta da Virginia Zullo, dedicata a Gianni Berengo Gardin (con una singolare intervista a Henri Cartier-Bresson, che non mostra il volto alla telecamera, tratta dalle Teche Rai).
 

 

The Many Lives of William Klein racconta la vita di uno dei maestri della street photography. Un lungo ritratto-confessione di Richard Avedon è "Darkness and Light", dalla serie American Masters del 1995. Ad Albert Watson è dedicata invece una puntata dei Masters of photography.
 

 

"FOTO storie di un istante" è una serie di dieci documentari (dalla "Collection PHOTO" in dodici episodi realizzata da ARTE France) che illustra l'avventura dell'arte fotografica, dalla sua nascita ai giorni nostri. Dieci titoli, di circa 26 minuti ciascuno, trasmessi meritoriamente in Italia da La Effe: Gli inventori, I primitivi, Pittorealismo, Nuove visioni, Foto-giornalismo, Surrealisti, Messe in scena, Nuova oggettività, L'intimità, Immagini trovate. Tra rigore scientifico, inventiva e bellezza visiva, una raccolta documentaria per scoprire ciò che si nasconde al di fuori dell'inquadratura. Con tecniche di animazione che permettono di interrogare le fotografie stesse: "svegliando" immagini fisse, i film mostrano le scelte e i casi che li disciplinano e gli elementi da cui derivano la loro forza, e consentono di scoprire allo spettatore il lavoro sull'inquadratura e la luce, i metodi di fotomontaggio, la relazione complessa tra fotografia, immaginario e reale.
 

 

1) Gli inventori

Come riprodurre, attraverso un'immagine, la realtà quando non si sa né disegnare, né dipingere? Questo sogno richiederà vari tentativi prima di arrivare a un'invenzione che catturerà un quadro preciso della realtà, utilizzando come unico mezzo la luce. Realizzati tra 1820 e 1840, i lavori di Niépce,Talbot, Bayard e Daguerre rivoluzioneranno il nostro rapporto con la realtà.
 


Foto storie di un istante: gli inventori

 

2) I primitivi

In mezzo al XIX secolo, venticinque anni dopo la sua invenzione, la fotografia appare come una curiosità scientifica. Ma tra 1850 e 1860, una decina di personalità, in Francia e in Inghilterra, si batteranno per fare ammettere che la fotografia è un'arte. Fra esse, Nadar, Gray, Baldus, Robison, Rejlander e Fenton furono i primi a esplorare le possibilità della creazione fotografica e le sue relazioni con il reale. Quest'episodio ci fa scoprire in modo ludico i segreti di fabbricazione di questi pionieri che, in alcuni anni, hanno messo a fuoco una grammatica fotografica complessa.
 


Foto storie di un istante: i primitivi

 

3) Pittorealismo

La fotografia è un'arte o una semplice tecnica di riproduzione della realtà? Il dibattito ricompare alla fine del 1880 con il movimento pittorialista, che respinge il realismo e l'esattezza per una fotografia "artistica" ricercando la soggettività e "l'offuscamento" del disegno e della pittura. La sua preferenza va ad argomenti storici, mitologici, religiosi, paesaggistici, nudi accademici. È "un'avanguardia alla rovescia" i cui grandi maestri furono Robert DemachyAlvin Langdon CoburnFrank EugeneEdward SteichenAlfred Stieglitz.
 


Foto storie di un istante: pittorealismo

 

4) Nuove visioni

"Il nuovo fotografo" fenomeno tipicamente europeo, il cui trionfale arrivo è annunciato dalla critica degli anni venti. È il cugino dell'uomo nuovo che l'Europa spera di vedere nascere dalle ceneri del vecchio mondo, nel periodo successivo alla prima guerra mondiale. Quest'avanguardia fotografica, spesso politicamente impegnata all'estrema sinistra è strettamente legata alla cultura urbana da cui ha origine: inquadrature dal basso verso l'alto, squilibri volontari della composizione dell'immagine, inquadrature insolite, deformazione e altre scoperte esaltano soprattutto il dinamismo e la modernità delle macchine e delle città, attraverso Moholy-NagyUmboEl Lissitzky Rodtchenko.
 


Foto storie di un istante: nuove visioni

 

5) Foto-giornalismo

Cartier-BressonBrassaïCapaKoudelkaLangeWeegeeSmithAvedon sono fra le figure più famose della fotografia del xx° secolo. L'opera di questi fotografi-autori nasce a partire dagli anni Trenta crescendo fino agli anni Cinquanta con e per la stampa illustrata in forte espansione. Grazie ad essa, le loro immagini conoscono una diffusione senza precedenti.
 


Foto storie di un istante: foto-giornalismo

 

6) Surrealisti

Si chiamano Man RayDora MaarAlvarez BravoBrassaïAndré KerteszHenri Cartier-Bresson. Sono fra i più grandi nomi della fotografia del xx° secolo. Nessuno di loro fa parte del gruppo surrealista. Ma, negli anni Trenta, le loro immagini incarneranno ciò che il surrealismo ha di più intenso e vivo.
 


Foto storie di un istante: surrealisti

 

7) Messe in scena

La storia della fotografia non cessa di oscillare tra due poli. Da un lato, l'esplorazione del reale, al quale sembra naturalmente predestinata, dell'altro l'allestimento, l'invenzione, l'immaginario. Durante la prima metà del xx° secolo, la fotografia è per lo più realistica. Ma a partire dagli anni Sessanta, "la messa in scena fotografica" ritorna in primo piano, sotto l'influenza del cinema, del teatro o della scultura. Attraverso Ralph Eugene MeatyardDuane MichalsMac AdamsCindy ShermanJeff WallBernard FauconDavid Levinthal. Non si tratta più di osservare un momento di verità ma raccontare una storia.
 


Foto storie di un istante: messe in scena

 

8) Nuova oggettività

Nati nella Germania degli anni Trenta, Bernd Becher e sua moglie Hilla si lanciano in un'impresa strana: fare l'inventario fotografico di edifici industriali destinati a scomparire: serbatoi d'acqua, silos, altiforni. Nello spazio di trenta anni, i Becher e i loro "allievi" trasformano radicalmente la pratica fotografica, influenzando sia la fotografia documentaria sia gli artisti loro allievi.
 


Foto storie di un istante: nuova oggettività

 

9) L'intimità

Fin dagli anni 1960, fotografi cercano di sfuggire alla vocazione "oggettiva" del loro mezzo. Ma negli anni Ottanta, con Peter BeardNobuyoshi ArakiNan Goldin Antoine d'Agata, spingeranno la fotografia intimista al limite del voyeurismo e della trasgressione, l'apparecchio diventa "taccuino" del quotidiano, strumento d'introspezione, diario. Una dimensione autobiografica presente fin dall'inizio del secolo, con il lavoro di Jacques-Henri Lartigue, che captava i momenti familiari della propria vita.
 


Foto storie di un istante: l'intimità

 

10) Immagini trovate

La fotografia ha dato vita a una nuova memoria visiva, fatta di miliardi di immagini. I fotografi se ne approprieranno e trasformeranno le immagini scattate rendendole l'argomento del loro lavoro. Dai fotomontaggi dadaisti allo stile duchampiano e audace di Sherrie Levine, il cui gesto artistico consisté nel firmare a suo nome opere di Walker Evans, di August Sander e di Alexander Rodtchenko, tutta una corrente della fotografia si basa su un principio d'appropriazione.
 


Foto storie di un istante: immagini trovate

 

È un giacimento di informazioni questo video di cinque minuti che segnala i siti ufficiali di autori, archivi, eccetera.

 

 

E, a proposito di filone da indagare, ha conquistato ormai un suo spazio di espressione e visibilità (probabilmente non ancora di mercato) il web documentary multimedia documentary, basato sulle possibilità di comunicazione e diffusione offerte dalla Rete e l'incrocio di strumenti multimediali (all'immagine fissa della fotografia unisce il sonoro - suoni d'ambiente, registrazioni in presa diretta, un racconto parlato, commenti, dichiarazioni, interviste, musiche - e il movimento dato dal montaggio in sequenza delle foto, dalle zoomate al loro interno, dall'inserimento di brevi filmati, ecc.). Alcuni esempi notevoli si trovano nella sezione ad hoc del premio World Press Photo (Multimedia Contest); o segnalati nel sito di Visa pour l'image, come l'ultimo vincitore del Web Documentary Visa d'or "Le Grand Incendie" di Olivia Colo e Samuel Bollendorff.
 

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